Il pontefice, durante l'Angelus, ha ricordato che l'8 febbraio sarà la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. “Questa è una ferita profonda, inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per la persona umana", ha sottolineato
Martedì prossimo si celebrerà la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. “Questa è una ferita profonda - ha denunciato Papa Francesco durante l’Angelus - inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per la persona umana". "Tante ragazze, le vediamo sulle strade, che non sono libere, sono schiave dei 'trattanti', che le mandano a lavorare e se non portano i soldi le picchiano. Oggi succede questo, nelle nostre città. Pensiamoci sul serio", ha poi ammonito Bergoglio.
Papa: "Ogni vita va custodita sempre"
Papa Francesco ha colto l’occasione per ricordare una serie di appuntamenti che riguardano l'Italia e la comunità internazionale in questi giorni. "Oggi è la giornata contro le mutilazioni genitali femminili", ha sottolineato: “Tre milioni sono le ragazze che subiscono tale intervento ogni anno, questa pratica umilia la dignità della donna e attenta gravemente alla sua integrità fisica”. Inoltre "oggi in Italia è la Giornata della vita, che ha al centro il principio del custodire ogni vita. Vale per tutti: anziani, malati, bambini cui si impedisce di nascere. Risposta alla logica dello scarto e del calo demografico. Ogni vita va custodita sempre".
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Poi il pontefice ha voluto dedicare un passaggio del suo intervento al Marocco e a Rayan, il bambino di cinque anni caduto in un pozzo martedì scorso ed estratto senza vita dai soccorritori. “Grazie al popolo del Marocco”, “quel popolo - dice Francesco - ci mostra cosa siano i santi della porta accanto”. E cita, tra le "testimonianze che ci fanno bene", anche il Paese del Monferrato che ha agito all'unisono per riportare a casa un giovane migrante ghanese che, malato di cancro, aveva come unico desiderio quello di morire tra le braccia del padre.