Per scoprire il modo con cui la rivale di Elisabetta I chiuse la sua missiva sono stati necessari 500 anni e un team di studiosi del MIT e del King’s College
Bisogna prima di tutto immaginare lo scenario. È il 1587 e Mary Stuart, nota al mondo come Maria Stuarda, sta per salire sul patibolo dopo 20 anni di reclusione. Trascorsi nel castello di Fotheringay, dove verrà decapitata chiudendo così un'esistenza tragica. Nonostante il suo esilio, la regina di Scozia è ancora considerata una minaccia per Elisabetta I.
Una tecnica raffinata a misteriosa, il "letterlocking"
Le sue ultime ore sono impegnate in un’operazione estremamente complessa. Le preghiere, certo, ma anche la scrittura delle sue ultime volontà. Non proprio un testamento, ma il suo lascito alle generazioni future. Con la necessità di garantirne al massimo la sua sicurezza.
Per questo, in un’epoca in cui la carta era merce rara, ancora fabbricata a mano, e in cui le buste dovevano ancora essere inventate, si ricorreva o al sigillo in ceralacca, oppure a una tecnica molto sofisticata, il “lettelocking”, traducibile in “blindalettere”.
Una tecnica dimenticata e che oggi, dopo 500 anni, è stata svelata grazie alla cooperazione del MIT, il Massachussetts Institute of Technology di Boston e del King’s College di Londra.
In un video che è possibile vedere su YouTube si seguono i quasi 30 passaggi necessari a piegare e sigillare la missiva, con un lembo della lettera sapientemente intagliato nella parte bianca del testo. Per eseguire correttamente il tutto era necessario avere un rasoio e un punteruolo. Un’operazione difficile, che rischiava di dover essere ripetuta da capo, riscrivendo di nuovo la lettera.
Le ultime parole di Maria Stuarda sono state così conservate grazie alla “blindatura” eseguita con la lettera stessa. Un metodo elegante e misterioso fino ad oggi, che grazie al lavoro di un’equipe di studiosi e di un programma di computer grafica è stato risolto.
approfondimento
Uk, rubato rosario che Maria Stuarda portò in giorno esecuzione
Ora si potranno leggere queste lettere senza aprirle
Grazie a questo studio, anzi, è ora possibile leggere il contenuto di tutte quelle missive che all’epoca vennero sigillate in questo modo e che finora si potevano leggere solo rompendo il delicato sistema.
A 500 anni di distanza vien risolto così l’ultimo enigma della regina mancata di Inghilterra, che tentò di contendere il trono all’immensa Elisabetta, che avrebbe portato la Gran Bretagna nella sua età dell’Oro. Ma questa, come si dice, è tutta un’altra storia.