Ucraina, Nato avverte: "Aperti al dialogo, ma conseguenze se Mosca usa la forza"

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Lo ha dichiarato il segretario generale Jens Stoltenberg al termine della riunione ministeriale dell'alleanza. "Chiediamo alla Russia di sedersi e dialogare", ha detto

"Se la Russia usa la forza contro l'Ucraina, ciò avrà dei costi e avrà anche delle conseguenze". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, alla conferenza in vista della ministeriale Esteri in programma martedì 30 novembre e mercoledì 1 dicembre a Riga, in Lettonia.

Aperti al dialogo

L'approccio della Nato alla Russia "non è cambiato" e rimane "improntato a una difesa e una deterrenza forti" con l'auspicio, però, "di un dialogo significativo". Il segretario generale della Nato ha ribadito che le Nazioni Unite credono "nel dialogo con la Russia e chiedono alla Russia di sedersi e dialogare". "Riteniamo importante mantenere aperto un canale di dialogo - aggiunge Stoltenberg - e ci dispiace la decisione della Russia di non intervenire al forum di dialogo Nato-Russia, li abbiamo invitati otto mesi fa e non abbiamo ancora ricevuto una risposta". Stoltenberg ha poi condannato la decisione della Russia di chiudere l'ufficio militare della Nato a Mosca e ha esortato il Cremlino a "rivedere la sua decisione e impegnarsi nel dialogo".

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L'espansione della Cina

Stoltenberg ha poi parlato anche della Cina: "Sta espandendo il suo arsenale convenzionale e nucleare senza trasparenza e sembra poco interessata a impegnarsi in un dialogo sul controllo delle armi. La Cina ha il secondo bilancio di difesa del mondo, una delle maggiori marine del mondo, sarà presto la prima economia del mondo e sta investendo sempre di più in armi di nuova generazione", ha osservato.

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