Le intelligence Usa e Uk sono sempre più convinte che il presidente russo stia considerando un'azione militare per prendere il controllo di una fetta più ampia dell’Ucraina. Secondo il New York Times, gli 007 americani starebbero spingendo i Paesi europei a lavorare con gli Stati Uniti per sviluppare un pacchetto di sanzioni economiche e di misure per frenare il Cremlino. Il segretario di Stato americano Antony Blinken: "Reali preoccupazioni"
Le intelligence Usa e britannica sono sempre più convinte che Vladimir Putin stia considerando un'azione militare per prendere il controllo di una fetta più ampia dell'Ucraina o per destabilizzare il Paese propiziando un governo più filo Mosca. Lo scrive il New York Times, secondo cui gli 007 americani stanno ammonendo gli alleati che c'è una finestra temporale stretta per prevenire un'azione del genere, spingendo i Paesi europei a lavorare con gli Usa per sviluppare un pacchetto di sanzioni economiche e di misure militari per frenare il Cremlino. Uno scenario confermato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha parlato di "reali preoccupazioni", sottolineando che tali preoccupazioni sono largamente condivise con i partner europei.
007 monitorano la situazione
L'intelligence Usa, secondo le fonti americane ed europee del Nyt, ha detto agli alleati che Putin è sempre più frustrato dal processo di pace concordato con Francia e Germania dopo l'annessione della Crimea e il sostegno alla rivolta separatista nel Donbass. E che Putin, che continua ad ammassare truppe al confine con il Paese vicino, potrebbe essere intenzionato ad assicurarsi una via di terra tra l'Ucraina orientale e la Crimea. Analisti americani credono che il leader del Cremlino veda i prossimi mesi come un momento unico per agire, approfittando dell'uscita di scena di Angela Merkel e dei crescenti prezzi dell'energia, che potrebbero limitare il supporto dell'Europa - dipendente in gran parte dalle forniture russe - a sanzioni dure.
Mosca: non ignoreremo provocazioni Ue e Nato sull’Ucraina
Ieri, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha detto che Mosca non "chiuderà gli occhi" davanti alle più gravi provocazioni della Nato e dell'Ue, compresi i loro tentativi di "giocare" con i militaristi in Ucraina. "Siamo aperti al dialogo con i nostri colleghi occidentali. Il presidente russo Vladimir Putin ne ha parlato molto dettagliatamente in una riunione allargata del consiglio del ministero degli Esteri. Non chiuderemo gli occhi sulle grossolane provocazioni a cui assistiamo quotidianamente da parte dei membri della Nato e più spesso dell'Unione Europea, anche nei loro tentativi di fare il gioco dei guerrafondai in Ucraina, orchestrare una sorta di missioni di addestramento militare per gli ucraini, preparare l'esercito ucraino proprio per le azioni che ci minacciano costantemente, affermando che prenderanno il Donbass con la forza, senza voler rispettare gli accordi di Minsk, e invadere la Crimea, che è ormai parte della Russia", ha detto il ministro. In giornata la Casa Bianca ha fatto sapere di essere preoccupata per le attività militari russe al confine con l'Ucraina e chiede a Mosca di allentare le tensioni con Kiev: lo ha detto la portavoce Jen Psaki.