La tennista, sparita dopo aver accusato di violenza sessuale l'ex vicepremier Zhang, appare in alcuni video e foto - diffusi dai media ufficiali di Pechino - alle Fila Kids Junior Tennis Challenger Finals, mentre firma autografi ai bambini e saluta le persone che la applaudono. In giornata ha poi parlato in videoconferenza con il presidente del Comitato olimpico internazionale, rassicurandolo sulle sue condizioni
La tennista cinese Peng Shuai, scomparsa dall’inizio del mese dopo aver accusato di violenza sessuale l'ex vicepremier Zhang Gaoli, è apparsa per la prima volta in pubblico a un torneo di tennis di Pechino. Un video dell'evento mostra l’atleta in piedi in uno stadio tra un gruppo di ospiti i cui nomi vengono annunciati tra gli applausi. Il filmato è stato twittato da Hu Xijin, editore del quotidiano Global Times, tabloid prodotto dal giornale ufficiale del Partito Comunista Cinese, il Quotidiano del Popolo. In giornata poi Peng Shuai ha parlato in videoconferenza con il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), rassicurandolo sulle sue condizioni ("sto bene e sono al sicuro"). La notizia è stata riferita in una nota del Cio, riportata sul sito della Reuters.
Le foto e i video
Il video da Pechino è arrivato dopo alcune foto - la cui autenticità non è stata verificata in modo indipendente - rilasciate dall'account Twitter @shen_shiwei, etichettato dal social network come "media affiliati allo Stato cinese", e dopo le pressioni internazionali per ottenere informazioni sulla sua salute. Peng, anche nelle foto pubblicate sull'account Weibo ufficiale del China Open, appare con giacca blu e pantaloni bianchi sportivi alle Fila Kids Junior Tennis Challenger Finals. Un giornalista del Global Times ha twittato un altro video che mostra Peng che firma autografi per i bambini in quello che sembra essere lo stesso stadio, prima di posare per le foto con loro.
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Parigi: “Parli liberamente o conseguenze diplomatiche”
I video non hanno convinto neppure la Francia. "Aspetto solo una cosa: che Peng Shuai parli. Se le autorità cinesi vogliono fare chiarezza, devono permetterle di parlare, di dire dove si trova, come vive e quello che fa. Se le viene impedito, se c'è stata un'evidente scomparsa, saremo costretti a trarne delle conseguenze diplomatiche", ha detto il ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian, prima che poi la tennista effettivamente parlasse con il Cio. Poco prima della comparsa dei video, la Gran Bretagna aveva esortato la Cina a fornire "prove verificabili" in merito "alla sicurezza e al luogo in cui si trova" Peng Shuai. "Siamo estremamente preoccupati per l'apparente scomparsa di Peng Shuai e stiamo seguendo da vicino il caso", aveva detto il ministero degli Esteri in una nota, aggiungendo che Pechino "dovrebbe fornire urgentemente prove verificabili in merito alla sua sicurezza e al luogo in cui si trova". La due volte campionessa di doppio del Grande Slam non era più stata vista pubblicamente da quando aveva affermato che l'ex vicepremier Zhang Gaoli l'ha "costretta" a fare sesso durante una relazione extraconiugale durata diversi anni. La sua scomparsa ha messo in moto una protesta globale, anche da parte delle superstar del tennis e delle Nazioni Unite.