Il primo ministro Matheusz Morawiecki incontra oggi la sua omologa lituana Ingrida Simonyte e in un tweet attacca: "Lukashenko ha lanciato una guerra ibrida contro l'Ue. Questo è il più grande tentativo di destabilizzare l'Europa in 30 anni". Circa 200 persone hanno cercato di attraversare la frontiera e hanno lanciato pietre e oggetti contro la polizia
Il primo ministro polacco, Matheusz Morawiecki, è oggi in visita in Lituania per colloqui con la sua omologa, Ingrida Simonyte, sulla la crisi dei rifugiati al confine tra Polonia e Bielorussia. Lo riferiscono i due governi, concordi nel ritenere la situazione un "attacco" all'Unione europea da parte del regime bielorusso di Alexander Lukaschenko. Il premier Morawiecki, in un tweet, ha definito la crisi il "più grande tentativo di destabilizzare l'Europa" dalla Guerra Fredda. Il presidente bielorusso, ha scritto, "ha lanciato una guerra ibrida contro l'Ue. Questo è il più grande tentativo di destabilizzare l'Europa in 30 anni. La Polonia non cederà al ricatto e farà di tutto per difendere i confini dell'Ue".
Tensione al confine
La situazione al confine tra Polonia e Bielorussia resta tesa. Ieri circa 200 persone hanno cercato di attraversare la frontiera e hanno lanciato pietre e oggetti contro la polizia, ha riferito la guardia di frontiera polacca. La polizia ha arrestato nove sospetti trafficanti di esseri umani, tra cui quattro polacchi, due ucraini e un tedesco di origine azera.
leggi anche
Migranti Bielorussia-Polonia, Walesa: Minsk cerca di destabilizzare Ue
Varsavia attacca: nuova strategia di Minsk
Ieri il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha detto che la Bielorussia ha cambiato tattica nella crisi con la Polonia, inviando gruppi di migranti più piccoli ma in diversi punti della frontiera. "Dobbiamo prepararci al fatto che questo problema durerà mesi. Adesso migranti e servizi bielorussi hanno adottato un metodo leggermente diverso: gruppi più piccoli di persone tentano di oltrepassare la frontiera in numerosi posti".