Un rifugio per la libertà, il crowdfounding di D.i.Re per le donne afghane

Mondo

Nadia Cavalleri

Donne in Rete contro la violenza ha lanciato una campagna di raccolta fondi su Eppela per affiancare le donne afgane rifugiate in Italia, accompagnandole nel percorso di accoglienza e integrazione, attraverso un Fondo speciale.

A causa del restaurato regime talebano in Afghanistan, molte donne hanno abbandonato il Paese e tante altre cercheranno di lasciarlo nei prossimi mesi per sfuggire alle violenze che si stanno diffondendo sotto gli occhi impotenti della comunità internazionale.
In Italia, spiegano dalla rete D.i.Re, non c'è ancora contezza dei fondi che saranno messi a disposizione per l'accoglienza di queste donne, che spesso hanno già vissuto esperienze di violenza maschile basata sul genere.
Per consentire alle organizzazioni socie del network di rispondere alle richieste di sostegno e ospitalità  è stato costituito un Fondo specifico che ha l’obiettivo di affiancare le donne afgane rifugiate in Italia, attraverso il sostegno economico alle organizzazioni della Rete D.i.Re che le ospitano, per accompagnarle in percosi di accoglienza e integrazione.

Un rifugio per la Libertà
Un rifugio per la Libertà

Chi può accedere al Fondo

Tutte le organizzazioni aderenti alla Rete D.i.Re potranno accedere al Fondo. Ognuna può segnalare un solo progetto individuale, così da garantire una distribuzione territoriale del contributo. Ogni richiesta sarà valutata e si procederà all’erogazione della somma sino ad esaurimento delle risorse.

Quali spese copre il Fondo

Il Fondo servirà a sostenere le spese di mantenimento delle donne afgane ospitate (vitto, alloggio, utenze), le utenze telefoniche (nuove SIM per le donne ospiti), le spese mediche, i corsi di lingua italiana, gli interventi delle mediatrici culturali.

Si possono sostenere le organizzazioni della rete D.i.Re che le ospitano con una donazione su Eppela MSD Crowdcaring

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