Al centro della discussione la richiesta risalente a luglio della Commissione europea di "sospendere immediatamente" il sistema di disciplina giudiziario polacco. Il premier Morawiecki aveva annunciato la sua abolizione la scorsa settimana, ma è ancora attivo
Continua lo scontro tra Unione Europea e Polonia sullo stato di diritto. L’ultima mossa in ordine cronologico è quella della Corte di giustizia dell’Ue che ha condannato la Polonia a pagare alla Commissione europea una sanzione pari a un milione di euro al giorno. Come sostiene la Corte, il governo polacco non ha sospeso le disposizioni relative alla Camera disciplinare della Corte suprema.
Un sistema di disciplina giudiziaria da sospendere
"L'osservanza delle misure cautelari disposte il 14 luglio 2021 è necessaria al fine di evitare un danno grave e irreparabile all'ordinamento giuridico dell'Unione europea e ai valori sui quali tale Unione si fonda, in particolare quello dello Stato di diritto", si legge nella nota pubblicata dalla Corte di Lussemburgo. La Commissione europea aveva chiesto sanzioni già il mese scorso, dopo che la Polonia aveva ignorato le richieste di luglio di “sospendere immediatamente” il suo sistema di disciplina giudiziaria visto come modo per tacere i giudici che non appoggiano il partito al potere, Diritto e Giustizia. Il premier polacco Mateusz Morawiecki aveva detto la scorsa settimana al Parlamento Europeo che la sezione disciplinare sarebbe stata abolita. Tuttavia, è ancora attiva. (L'INTERVISTA DEL PREMIER POLACCO AL FINANCIAL TIMES)