Israele, la spada di un cavaliere crociato scoperta in mare da un sub dopo 900 anni

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Jerusalem Dateline - Facebook

Il ritrovamento è avvenuto alcuni giorni fa al largo della costa del monte del Carmelo, ad Haifa. Potrebbe risalire all'assedio musulmano di San Giovanni d'Acri del XIII secolo. Ora dovrà essere ripulita e studiata

Era un crociato a brandirla nove secoli fa su quelle coste d’Israele e chissà se aveva combattuto anche lui nell’assedio di San Giovanni d’Acri. La caduta delle sue mura portò alla fine del regno crociato: i musulmani conquistarono a poco a poco tutta la costa mediterranea, prendendosi anche Gerusalemme. Nessuno può dire se la spada rinvenuta alcuni giorni fa al largo della costa del monte Carmelo ad Haifa, in Israele, fosse appartenuta a un guerriero morto in battaglia o che ha provato a fuggire in mare. Quello che ci mostra il video pubblicato su Facebook da Jerusalem Dateline è che quell’arma è sopravvissuta per novecento anni sconfiggendo l’usura del tempo.

"In perfette condizioni"

"La spada si è conservata in perfette condizioni", ha confermato l’ispettore dell’Unità israeliana di prevenzione dei furti Nir Distelfeld. "Evidentemente apparteneva a un cavaliere crociato. Desta grande emozione imbattersi in un oggetto personale di quell’epoca". L’elsa misura 30 centimetri di lunghezza, mentre la lama arriva a un metro. A riportarla sulla terra ferma è stato il sub Shlomi Katzin, sceso sott’acqua in cerca di metalli e resti di navi. I fondali della costa del Carmelo sono ricche di tesori: il Medioriente è stato teatro di numerose sanguinose battaglie e le calette del suo litorale offrivano alle navi un rifugio sicuro da tempeste e nemici. Come spiega l’ispettore Distelfeld, la zona in cui è stata rinvenuta la spada veniva usata come ancoraggio sin dall’età del bronzo, ovvero 4mila anni fa. “I ritrovamenti sono molto elusivi”, racconta ai media israeliani, “appaiono e scompaiono a seconda del movimento della sabbia”. Distelfeld ora brandisce la spada a favore di fotocamere, ma poi il manufatto dovrà essere sottoposto a sessioni di ripulitura e restauro. Il sub Katzin, invece, è stato premiato dalle autorità con un certificato di ‘buon cittadino’.

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