Spd, Verdi e Liberali hanno sottoscritto un'intesa sulla possibile coalizione per l'esecutivo tedesco. Trai punti salienti una spinta per anticipare le politiche climatiche, nessun aumento delle tasse e salario minimo a 12 euro
In Germania la fase delle trattative di coalizione dopo le elezioni del 26 settembre sembra essere giunta al momento decisivo. Il candidato alla cancelleria dell'Spd Olaf Scholz ha infatti annunciato che è molto vicino un accordo per formare un governo tra socialdemocratici, Verdi e Liberali, una coalizione soprannominata “semaforo”. Scholz ha specificato: "Ci siamo accordati su un documento sulla base del quale è possibile costruire un governo”, aggiungendo di essere convinto “di poter concludere un accordo di coalizione ambizioso e sostenibile".
“Anticipare uscita da carbone. Entro il 2030 per mantenimento obiettivi climatici”
Secondo quanto emerso, il documento con i punti essenziali dell'accordo di coalizione prevede importanti passi in avanti sulle politiche legate al cambiamento climatico. "Per il mantenimento degli obiettivi climatici è necessaria un'uscita anticipata dall'energia a carbone. Idealmente dovrebbe avvenire già entro il 2030", si legge nella bozza. L'obiettivo dell'uscita dal carbone entro il 2030 è sempre stato tra gli obiettivi del partito dei Verdi, mentre per socialdemocratici e Liberali non era un tema. La Germania al momento ha concordato l'uscita entro il 2038.
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Auto, puntare sull'espansione di infrastrutture per l'elettromobilità
Impegni anche per quanto riguarda le auto elettriche. Sempre il documento dell’accordo spiega: "Vogliamo fare della Germania il principale mercato dell'elettromobilità e per questo vogliamo velocizzare l'espansione delle infrastrutture di ricarica elettrica. Un limite di velocità per le auto non ci sarà". La battaglia contro l'istituzione del limite di velocità, promosso dai Verdi, è stata in campagna elettorale una delle bandiere dei Liberali, che si sono battuti contro una politica ambientalista realizzata a colpi di "divieti".
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Accordo per il salario minimo a 12 euro
Il salario minimo a 12 euro è tra i punti salienti dell'accordo in forma scritta siglato da i tre partiti tedeschi. Si tratta di uno degli impegni bandiera portati avanti in campagna elettorale dal partito socialdemocratico. Lo riporta Handelsblatt. Spd, Verdi e Liberali hanno anche concordato di volere eliminare progressivamente il contributo a carico dei cittadini sull'elettricità prodotta da fonti rinnovabili secondo la legge EEG. "In questo modo, stiamo riducendo i costi dell'elettricità per le famiglie e le imprese" si legge nel documento riportato da Dpa. La politica di alleggerimento fiscale è stata portata avanti in campagna elettorale dai liberali di Christian Lindner.
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Spinta a infrastrutture Ue. Iniziative per potenziare digitale, energia e ferrovia
Sempre secondo quanto riporta il quotidiano Handelsblatt i tre partiti di governo si impegnano anche nel rafforzare la responsabilità della Germania verso l'Europa soprattutto in termini di iniziativa per comuni progetti infrastrutturali europei. In particolare il probabile governo di Berlino intende prendere l'iniziativa per estendere i progetti europei di carattere infrastrutturale in ambito digitale, per lo sviluppo di una comune rete ferroviaria e per l'energia a idrogeno e elettricità da fonti rinnovabili.
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Niente aumento delle tasse: 1nvestimenti finanziati entro la cornice giuridica esistente
Non introdurremo nuove tasse "e non aumenteremo le tasse come l'imposta sul reddito, sulle società o l'Iva" è scritto nel documento siglato da i tre partiti in Germania che stanno conducendo le trattative per formare una coalizione di governo. Non ci saranno nemmeno sgravi fiscali per i redditi più bassi come proposto da Spd e Verdi. E' il compromesso raggiunto per arrivare ad un accordo con i Liberali, da sempre contrari ad un aumento della pressione fiscale. "Gli investimenti futuri saranno fatti all'interno della cornice giuridica del freno al debito" si legge ancora nel comunicato.