Dopo l'allarme del ministro della Difesa di Taiwan sul timore di "un'invasione su larga scala" nel 2025 da parte della Cina, il presidente degli Stati Uniti ha telefonato al presidente cinese, chiedendo di mantener fede ai patti
Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato di aver parlato con l'omologo cinese Xi Jinping, decidendo di rispettare l'accordo di Taiwan su cui, però ci sono dubbi interpretativi. "Ho parlato con Xi di Taiwan. Siamo d'accordo, ci atterremo all'accordo di Taiwan", ha precisato Biden, rispondendo ai giornalisti tornando alla Casa Bianca dal Michigan, in riferimento alla telefonata tra i due del 9 settembre. Tuttavia, non è chiaro a quale accordo si riferisse: Washington ha una "politica della Unica Cina" di lunga data in base alla quale riconosce in via ufficiale Pechino piuttosto che Taipei sulla base di tre comunicati congiunti, sei assicurazioni e il Taiwan Relations Act, che rende chiara la decisione Usa di stabilire relazioni diplomatiche con la Cina poggiando sull'aspettativa che il futuro dell'isola sara' determinato con mezzi pacifici.
Diverse interpretazioni
La Cina, però, caratterizza quelle dichiarazioni - che non sono accordi - in modo diverso. Appena due giorni, a opera del ministero degli Esteri, Pechino ha ribadito che le politiche statunitensi sono state unilateralmente "inventate", seguendo un filone che contesta periodicamente i governi quando sviano dal "principio della Unica Cina" che dichiara Taiwan come una provincia della Cina. Biden ha inviato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan per colloqui con il capo della diplomazia del Partito comunista Yang Jiechi, in programma oggi in Svizzera, a Zurigo, poichè i due Paesi si trovano in disaccordo su una serie di questioni, tra cui Taiwan e il corposo dossier sul commercio.