Escalation di tensione tra Pechino e Washington dopo il blitz cinese sullo spazio aereo dell'isola, che non è riconosciuta dagli Stati Uniti ma che ha un accordo sulla sicurezza
Continua l’escalation di tensione nello stretto di Taiwan: Pechino ha compiuto infatti una maxi-incursione nello spazio aereo di Taiwan, con 25 jet che hanno sconfinato nell’area sotto il controllo della Repubblica Cinese. I 18 caccia e quattro bombardieri strategici, segnalati dal ministero della Difesa di Taipei, hanno sorvolato la parte sud-occidentale della zona di identificazione aerea di difesa dell'isola. Taiwan ha risposto alzando i propri jet militari, lanciando avvertimenti via radio e dispiegando i missili per controllare l’attività degli aerei militari di Pechino.
Escalation di tensione Cina - Usa
La nuova provocazione giunge dopo che gli Stati Uniti hanno allentato le regole per gli incontri tra funzionari Usa e taiwanesi, dando un segnale di maggiore impegno di Washington a sostegno di Taipei. L'episodio arriva all'indomani del duro monito alla Cina su un'aggressione a Taiwan pronunciato dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che ha definito un "grave errore" l'eventuale cambiamento dello status quo nello Stretto di Taiwan.
La rivendicazione cinese
La Cina rivendica la sovranità su Taiwan, che considera destinata alla "riunificazione" con la Repubblica popolare, e ha aumentato la pressione militare negli ultimi mesi, suscitando irritazione a Taipei e spingendo l'isola ad aumentare il budget destinato alla Difesa. Gli Usa, che non hanno legami diplomatici con Taiwan dal 1979, quando riconobbero diplomaticamente Pechino, sono però tenuti per legge ad aiutare l'isola nell'auto-difesa.
