Le giocatrici e le loro famiglie, in tutto 115 persone, sono arrivate ieri sera al confine di Torkham, dove sono state accolte da un funzionario della Federcalcio pakistana. Era da settimane, dopo la conquista di Kabul da parte dei talebani, che le atlete cercavano di uscire dal Paese. Si temeva che le giovani - di età compresa tra 14 e 16 anni - e le loro famiglie potessero essere prese di mira dai talebani
La nazionale giovanile di calcio femminile dell'Afghanistan è riuscita ad arrivare in Pakistan, in cerca di un rifugio. Le giocatrici e le loro famiglie, in tutto 115 persone, sono arrivate ieri sera al confine di Torkham, dove sono state accolte da un funzionario della Federcalcio pakistana (LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO).
La nazionale giovanile di calcio femminile dell'Afghanistan in Pakistan
Il ministro federale pakistano per l'informazione, Fawad Chaudhry, ha annunciato su Twitter l’arrivo delle calciatrici e ha dato il benvenuto alla squadra precisando che “le giocatrici erano in possesso di passaporti afghani validi”. Era da settimane, dopo la conquista di Kabul da parte dei talebani, che le atlete cercavano di uscire dal Paese insieme ai loro familiari. Il gruppo si spostava da un posto all'altro senza preavviso, nel tentativo di sfuggire ai talebani, e gli sforzi per evacuarlo avevano subito una battuta d'arresto con l'attentato all'aeroporto della capitale. Si temeva che le giovani giocatrici - di età compresa tra 14 e 16 anni - e le loro famiglie potessero essere prese di mira dai talebani, non solo perché alle donne è vietato praticare sport ma anche perché erano membri attivi delle loro comunità, come ha spiegato nei giorni scorsi Farkhunda Muhtaj, capitano della squadra nazionale femminile dell'Afghanistan, che vive in Canada. La maggior parte dei membri della nazionale femminile maggiore, costituita nel 2007, è stata evacuata in Australia. Alcune calciatrici di Herat sono in Italia.