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Papa Francesco in Ungheria: "Minacce antisemite, miccia che va spenta". Incontro con Orban

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©Ansa

Il Pontefice a Budapest per la messa conclusiva del Congresso eucaristico internazionale. Nella capitale ungherese ha incontrato anche il premier: "Colloquio cordiale, su ambiente e famiglia". Poi si è spostato in Slovacchia per la visita pastorale fino a mercoledì 15. Per Bergoglio è del primo viaggio dopo l'intervento al colon del 4 luglio scorso e il 34esimo del suo Pontificato

Un viaggio breve ma intenso. Oggi, 12 settembre, Papa Francesco è volato a Budapest per la messa conclusiva del Congresso eucaristico internazionale. In mattinata ha incontrato anche il premier Orban. Poi si è spostato in Slovacchia, dove rimarrà per la visita pastorale fino a mercoledì 15. Si tratta del primo viaggio dopo l'intervento al colon del 4 luglio scorso e il 34esimo del suo Pontificato. Dopo la partenza da Fiumicino all’alba, solo nella prima giornata Bergoglio visita due Stati. In tre giorni e mezzo di celebrazioni, incontri (con le autorità, ecumenici, con le comunità ebraiche, il clero, i giovani, anche con la comunità rom), spostamenti e voli interni, sono dodici i discorsi che pronuncerà il Pontefice.

Papa: serpeggiano minacce antisemite, miccia che va spenta

Il viaggio porta a 54 i Paesi visitati da Bergoglio dall'inizio del Pontificato. A Budapest, incontrando il Consiglio ecumenico delle Chiese e alcune Comunità ebraiche dell’Ungheria, Bergoglio ha detto: "Ogni volta che c'è stata la tentazione di assorbire l'altro non si è costruito, ma si è distrutto; così pure quando si è voluto ghettizzarlo, anziché integrarlo. Quante volte nella storia è accaduto! Dobbiamo vigilare e pregare perché non accada più. E impegnarci a promuovere insieme una educazione alla fraternità, così che i rigurgiti di odio che vogliono distruggerla non prevalgano. Penso alla minaccia dell'antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove. È una miccia che va spenta. Il miglior modo per disinnescarla è lavorare in positivo insieme, è promuovere la fraternità", ha detto il Pontefice. Francesco ha fatto riferimento alla "evocativa immagine del Ponte delle Catene, che collega le due parti di questa città: non le fonde insieme, ma le tiene unite. Così devono essere i legami tra di noi".

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L'incontro con Orban

In mattinata Papa Francesco ha incontrato il primo ministro Viktor Orban e il presidente della Repubblica Janos Ader. L'incontro è avvenuto al Museo delle Belle Arti di Budapest e "si è svolto secondo il programma previsto, in un clima cordiale, ed è terminato alle ore 9.25", durando in tutto circa 40 minuti, comunica la Sala stampa vaticana. Tra i vari argomenti trattati, "il ruolo della Chiesa nel Paese, l'impegno per la salvaguardia dell'ambiente, la difesa e la promozione della famiglia". Orban ha poi fatto sapere di aver chiesto al Pontefice "di non lasciare che l'Ungheria cristiana perisca". I precedenti incontri di Francesco con Orban non erano stati udienze private e risalgono in Vaticano al 2016, in un'udienza alla delegazione dei parlamentari cristiani, e al 2017, con altri capi di Stato e di governo per l'anniversario dei Trattati di Roma.

L'arrivo in Slovacchia

Nel primo pomeriggio Papa Francesco è arrivato in Slovacchia. L'aereo del Pontefice, proveniente dalla capitale ungherese, è atterrato all'aeroporto internazionale di Bratislava, dove Francesco è stato accolto dalla presidente della Repubblica Zuzana Caputova. Nel pomeriggio due incontri alla Nunziatura apostolica: uno ecumenico e uno privato con i membri della Compagnia di Gesù.

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La salute di Bergoglio 

Sulla salute di Bergoglio, spiega il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, non si adotteranno misure speciali e straordinarie: si osserverà la "solita cautela". Le "usuali misure sanitarie sono già abbastanza stringenti - ha spiegato Bruni ai giornalisti -. Ci sarà il medico a bordo, gli infermieri, ma non misure particolari".

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