
Afghanistan, riapre confine con Pakistan. Unhcr: l'80% degli sfollati sono donne e bambini
Il monito dell'agenzia Onu per i rifugiati: "Il bilancio umano delle ostilità è immenso". Circa 400.000 civili sono stati costretti a lasciare le loro case dall'inizio dell'anno. Il Programma alimentare mondiale: "Un afghano su tre è oggi gravemente insicuro dal punto di vista alimentare"

Le donne ed i bambini stanno pagando il prezzo più alto del conflitto in Afghanistan: è il monito dell'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. "Circa l'80% di quasi un quarto di milione di afghani costretti a fuggire dalla fine di maggio sono donne e bambini", ha detto a Ginevra la portavoce dell'Unhcr Shabia Mantoo. Intanto moltissimi sfollati si sono ammassati al confine con il Pakistan, appena riaperto

Le Nazioni Unite sono allarmate dall'attuale crisi umanitaria nel paese asiatico dove continua l'avanzata dei talebani e per il Programma alimentare mondiale (Pam), la situazione ha tutte le caratteristiche di una catastrofe umanitaria. "Il bilancio umano delle ostilità è immenso", ha detto Mantoo
Afghanistan, la mappa dell’avanzata dei talebani
La Missione di assistenza delle Nazioni Unite ha avvertito che senza una significativa riduzione della violenza, l'Afghanistan rischia di registrare il più alto numero di vittime civili documentate in un solo anno da quando sono contati delle Nazioni Unite

"Circa 400.000 civili sono stati costretti a lasciare le loro case dall'inizio dell'anno, sommandosi ai 2,9 milioni di afghani già sfollati all'interno del paese alla fine del 2020”, spiega ancora la portavoce dell’Unhcr
Lo speciale sull'Afghanistan
Il Programma alimentare mondiale ha descritto una situazione della "sicurezza alimentare e della nutrizione disastrosa: un afghano su tre è oggi gravemente insicuro dal punto di vista alimentare" e circa 2 milioni di bambini hanno bisogno di cure nutrizionali", ha detto il portavoce del Pam, Tomson Phiri

"Il paese è stato colpito da un secondo episodio di siccità in quattro anni e si prevede un raccolto inferiore alla media", ha ammonito. Temiamo che un'ondata di fame più grande si stia avvicinando rapidamente", ha aggiunto Phiri

Intanto è stato riaperto il confine tra Afghanistan e Pakistan, che era stato chiuso il 5 agosto dal governatore ombra talebano della provincia di Kandahar. Moltissime persone si sono messe in coda alla frontiera per lasciare l'Afghanistan

Nei giorni scorsi Austria, Danimarca, Belgio, e Grecia hanno deciso di non aderire al dettato della Commissione europea, rifiutando di sospendere i rimpatri dei richiedenti asilo la cui domanda era stata respinta

Dura la replica di Emergency su questa decisione: "Di quale Afghanistan stanno parlando questi Paesi? - ha dichiarato Alberto Zanin, medical coordinator dell'ospedale di Emergency a Kabul. “Quello che conosciamo noi continua, soprattutto negli ultimi mesi, a essere dilaniato da scontri quotidiani in quasi tutte le Province del Paese”

La Francia ha annunciato ieri di aver sospeso da inizio luglio le espulsioni di migranti verso l'Afghanistan. Anche Paesi Bassi e Germania hanno deciso per lo stop, facendo retromarcia rispetto alla decisione iniziale

La marcia dei talebani verso Kabul intanto prosegue senza difficoltà: i miliziani, dopo Ghazni, Herat e Kandahar, hanno conquistato anche Lashkar Gah, capitale della provincia di Helmand nel sud dell'Afghanistan, dopo aver permesso all'esercito e ai funzionari politici e amministrativi di evacuare la città

I talebani hanno reso noto oggi di avere preso il controllo di 15 province afghane, tra cui come è noto anche quella di Kandahar

La marcia verso Kabul, distante ormai solo circa 150 chilometri, appare inarrestabile e gli Usa hanno deciso di inviare oltre tremila soldati a protezione del personale diplomatico e dell'intero staff dell'ambasciata