Si tratta del secondo episodio del genere accaduto nel Paese in pochi mesi. Ad aprile più di 80 persone erano morte nell'incendio di un ospedale di Baghdad. Centinaia di persone sono scese in strada a Nassiriya, per protestare dopo la tragedia
Circa 60 persone sono morte, ieri sera, in Iraq, nel rogo divampato in un ospedale Covid di Nassiriya. Si tratta del secondo episodio del genere accaduto nel Paese in pochi mesi. Ad aprile più di 80 persone erano morte nell'incendio di un ospedale di Baghdad. Questa mattina centinaia di persone sono scese in strada a Nassiriya, per protestare dopo la tragedia. Alcuni manifestanti hanno eretto posti di blocco nei pressi di quel che rimane dell'ospedale Hussein, distrutto dalle fiamme.
Rabbia contro la classe dirigente irachena
Familiari dei pazienti portati miracolosamente in salvo chiedono a gran voce che i loro cari vengano trasferiti quanto prima in un ospedale di eccellenza, finito di costruire di recente con fondi della Turchia e inaugurato dal premier Mustafa Kazimi ma ancora mai aperto. In rete appaiono numerose reazioni di ostilità contro la classe politica irachena, considerata da tempo e da piu' parti responsabile del collasso infrastrutturale, economico e finanziario del paese mediorientale piu' colpito dalla pandemia e dalle sue conseguenze.