Iraq, incendio in un ospedale con pazienti Covid a Baghdad: 82 morti e 110 feriti. VIDEO

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Le fiamme sono divampate in un'unità di terapia intensiva dove erano ricoverate persone positive al coronavirus. Secondo fonti mediche, l'incendio sarebbe stato causato da una "violazione della sicurezza nel deposito delle bombole di ossigeno". La struttura non disponeva di un sistema antincendio

Sono 82 le persone morte in un incendio scoppiato durante la notte, in un'unità ospedaliera che curava pazienti con Covid-19, a Baghdad, in Iraq. Il bilancio è stato reso noto dalle autorità secondo cui ci sono anche 110 feriti. L'esplosione, come scrive Afp che cita fonti mediche, è stata causata da una "violazione della sicurezza nel deposito delle bombole di ossigeno".

L'ospedale non aveva l'impianto antincendio

L’incendio è divampato all’ospedale Ibn al-Khatib che "non disponeva di un impianto antincendio e i controsoffitti hanno permesso alle fiamme di propagarsi a prodotti altamente infiammabili", spiega la Protezione civile irachena. L'episodio ha suscitato indignazione nel Paese e sono state chieste le dimissioni del ministro della Salute. Con i suoi 39 milioni di abitanti, l'Iraq è il Paese arabo più colpito dalla pandemia di Covid-19: ha registrato finora oltre 15mila morti su più di un milione di casi di contagio.

In una foto fornita dal Ministero della Difesa, una fase dell'dell' "Operazione Igea", circa 1400 unità , distribuite in 200 team in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno, operative a partire dal prossimo fine settimana, condotta da team interforze della Difesa, composti da personale di tutte le Forze Armate, che il Ministero ha messo a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi, 21 ottobre 2020. .

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Baghdad
L'ospedale Ibn al-Khatib dopo l'incendio che ha causato oltre 23 morti - ©Getty

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