
Covid, in quali Paesi si può viaggiare con il Green pass e con quali regole
Il certificato facilita gli spostamenti evitando a chi lo presenta di doversi sottoporre alla quarantena o a un tampone all'arrivo nei Paesi europei. Ogni Stato però può definire le proprie regole, per esempio la necessità solo della prima dose di vaccino o anche della seconda. Ecco come si può viaggiare in Europa con il documento che attesta l'avvenuta vaccinazione, la guarigione da Covid-19 o un tampone negativo recente

Dal 1° luglio sono in vigore i certificati Covid-19 europei, anche noti come Green pass, che facilitano gli spostamenti all’interno dell’Unione europea. Il certificato digitale Covid-19 che attesta la vaccinazione, la guarigione dal Covid, oppure la negatività dopo un tampone molecolare o antigenico è rilasciato dai 27 Paesi membri dell’Ue. Ecco dove e come si può viaggiare al momento, tenendo presente che si tratta di indicazioni che possono variare in base all’andamento dei contagi
Green pass Covid, tutto quello che c'è da sapere: la guida
Sul portale della Farnesina “Viaggiare Sicuri” i Paesi sono divisi in diversi elenchi in base alle disposizioni applicate agli spostamenti da e per quegli Stati. Il sito va consultato prima di partire per un viaggio per essere sempre informati sulle eventuali restrizioni di viaggio che riguardano la pandemia. Sempre su Viaggiare sicuri è presente un questionario da compilare con la destinazione che vogliamo raggiungere, che restituisce tutte le informazioni da conoscere sui viaggi verso e da quel Paese
Covid, green pass al via: l'Europa riapre ai viaggi
Per viaggiare in Europa non ci sono restrizioni verso i Paesi della "lista A" e "lista C" (in ogni caso ogni Paese può stabilire modalità differenti). Il Green pass evita l’obbligo di sottoporsi a un periodo di quarantena o a tamponi prima dell’ingresso nel Paese di destinazione. La lista A include Città del Vaticano e San Marino, mentre la lista C i Paesi europei, fatta eccezione per il Regno Unito
Variante Delta, risalgono i casi in Italia. Colpiti 104 Paesi: ecco dove si è diffusa
È disponibile anche il portale dell’Ue “Re-open Ue”, nel quale si può indicare il Paese di partenza e quello di arrivo: il sito riporterà poi in base agli Stati scelti le misure locali in vigore per quanto riguarda i viaggi
Lo speciale coronavirus
Fino al 12 agosto, per chi non ha ancora ricevuto il Green pass, è possibile viaggiare in Europa anche senza Certificazione verde Covid-19 esibendo le certificazioni di vaccinazione, di guarigione o di avvenuto test negativo rilasciate dalle strutture sanitarie, dai medici e dalle farmacie autorizzate. Per tali certificazioni valgono gli stessi criteri di validità e durata della Certificazione verde

REGNO UNITO - Per chi arriva nel Regno Unito c’è l’obbligo di compilare un formulario online prima dell’arrivo ai controlli di frontiera (si chiedono i recapiti del viaggiatore), di effettuare un isolamento cautelare da 10 a 5 giorni, di avere con sé l’esito negativo di un test fatto 3 giorni prima di partire. Nel Paese continuano i timori per la diffusione della variante Delta, anche se il governo ha deciso di eliminare tutte le restrizioni dal 19 luglio

FRANCIA – La Francia accetta il green pass per concedere l'ingresso senza ulteriori restrizioni, a condizione per i vaccinati che siano passate due settimane dopo la seconda dose (4 per quella singola di Johnson&Johnson). Accettato anche il green pass con la prova di un test negativo entro le 72 ore precedenti all’arrivo

SPAGNA – Stessa situazione per la Spagna per quanto riguarda il green pass: è accettato con le stesse regole della Francia per vaccinati o chi può mostrare un test negativo. Chi arriva deve però compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet spth.gob.es o la app Spain Travel Health-SPTH

PORTOGALLO – Dal 1° luglio il Portogallo accetta il green pass: i viaggiatori che lo esibiranno non saranno soggetti a ulteriori test o quarantene a condizione che il loro certificato contenga semplice prova di almeno una vaccinazione, della guarigione da Covid-19 o negatività a un test. Sono accettati sia i test con tampone che quelli antigenici

GERMANIA - Green pass accettato anche per entrare in Germania senza dover sottostare a ulteriori restrizioni. Il documento deve dare prova della vaccinazione e devono essere trascorsi almeno 14 giorni dalla seconda dose (o dose singola per Johnson & Johnson). Per i guariti va certificata la guarigione con un tampone (test Pcr) negativo effettuato almeno 28 giorni prima e non superiore a 6 mesi. Negli altri casi serve un tampone negativo prima della partenza effettuato entro 72 ore prima dell’arrivo

AUSTRIA – L’Austria accetta il green pass a condizione che contenga un certificato di vaccinazione, a condizione che siano passati almeno 21 giorni dalla prima dose. Accettato anche un green pass che contenga un certificato di guarigione negli ultimi 180 giorni o di un test PCR pre-partenza (entro 72 ore prima dell'arrivo) o un test rapido dell'antigene (entro 48 ore prima dell'arrivo)

GRECIA – La Grecia accetta il Green pass o in alternativa un certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, un test PCR o rapido negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso, oppure un certificato di guarigione. Ma per tutti i passeggeri in ingresso in Grecia c’è la possibilità di essere sottoposti, a campione, a un test rapido effettuato all'arrivo nel Paese

CROAZIA - La Croazia accetta i Green pass dal 1º luglio 2021. Chi entra non è soggetto a restrizioni se il certificato contiene prova della vaccinazione, valida alle seguenti condizioni: 14 giorni dopo la seconda dose, o 14 giorni dopo la prima dose se il vaccino è somministrato in una singola dose (Johnson &Johnson). Tra 22 e 42 giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya. Tra 22 e 84 giorni dalla prima dose di vaccino AstraZeneca. Accettati anche certificati che attestano guarigione e negatività a un test

Per esempio Giappone, Canada e Stati Uniti sono raggiungibili senza necessità di motivazione. Al rientro in Italia va però presentato il Green pass con la certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale, della guarigione da COVID-19, o la negatività a un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. Occorre anche compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale, disponibile sul sito Viaggiare sicuri - prima dell’ingresso in Italia