Iran, un guasto tecnico ferma temporaneamente la centrale nucleare di Busheher

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L'impianto attivo dal 2011 è stato chiuso per consentire le necessarie verifiche tecniche. Temporaneamente spento e disconnesso dalla rete elettrica nazionale sarà riattivato nei prossimi giorni.

Un guasto tecnico non meglio precisato ha costretto l’Iran a chiudere temporaneamente la centrale nucleare di Bushehr. La notizia era stata diffusa prima dalle televisione di strato e poi ufficializzata dall’Organizzazione iraniana per l'energia atomica che ha confermato lo stop. L'impianto è stato temporaneamente spento e disconnesso dalla rete elettrica. Questo forse a seguito dei ripetuti blackout che hanno colpito nei giorni scorsi il Paese. 

Tra blackout e terremoto

Per cercare di arginare il problema era arrivato un appello da parte della compagnia elettrica nazionale che chiedeva a tutti gli Iraniani di risparmiare energia durante le ore di punta, a causa delle alte temperature di questi giorni e lavori di ristrutturazione in corso nella centrale. Come se non bastasse la la provincia di Bushehr lo scorso aprile era stata stata colpita da un terremoto di magnitudo 5,9 che non aveva però, almeno secondo le autorità, creato danni alla centrale nucleare. 

epa08534995 A photo made available by MAXAR Technologies shows a satellite image overview of the Natanz uranium enrichment facilities, in Natanz, some 300km south of the capital Tehran, Iran, 08 July 2020. Media reports state on 02 July 2020 that an 'incident' occurred at the Natanz uranium enrichment plant. Atomic Energy Organization of Iran spokesman Behrouz Kamalvandi said that a building under construction was reportedly damaged by a fire. Officials added that there were no casualties or concerns about contamination.  EPA/MAXAR TECHNOLOGIES HANDOUT -- MANDATORY CREDIT: SATELLITE IMAGE 2020 MAXAR TECHNOLOGIES -- HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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Attiva dal 2011

L’impianto è situato 17 chilometri a sud-est di Bushehr, capoluogo dell'omonima provincia iraniana sulle sponde del Golfo Persico. Costruita dalla Russia, è entrata in funzione nel 2011 e l'anno seguente ha raggiunto la capacità massima produttiva di 1.000 Megawatt. Nel 2014 Mosca ha firmato con l'Iran un altro contratto per costruire un secondo e un terzo reattore, che dovrebbero entrare in funzione rispettivamente nel 2024 e nel 2026.

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