Vertice Nato Bruxelles: "Cina coopera militarmente con Russia". Draghi: Alleanza centrale

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Nella dichiarazione finale del summit si parla di partecipazione di Pechino "ad esercitazioni russe nell'area euro-atlantica". Il segretario generale Stoltenberg: la Nato "deve rispondere insieme come un'alleanza" alla "crescente influenza della Cina". Biden: "Voglio che l'Europa sappia che gli Usa ci sono". Il premier italiano: "L'Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni"

"La Cina sta cooperando militarmente con la Russia, anche attraverso la partecipazione ad esercitazioni russe nell'area euro-atlantica". È quanto si legge nella dichiarazione finale del vertice della Nato tenutosi oggi a Bruxelles. Inoltre la Nato, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, "deve rispondere insieme come un'alleanza" alla "crescente influenza della Cina". Pechino, ma anche Mosca, sono state fra i temi più caldi sul tavolo del summit, a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che ha ricordato: "L'Italia si impegna a contribuire ancora alla deterrenza e alla strategia di difesa dell'Alleanza nonché alle operazioni e missioni della Nato e a contribuire alle nostre spese per la difesa nazionale, come ha sempre fatto". Il vertice si è svolto nel nuovo quartier generale della Nato, dopo il G7 e alla vigilia del vertice Ue-Usa (15 giugno) e dell'incontro a Ginevra del 16 giugno tra il presidente Usa Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin.

"Dalla Cina una sfida sistemica"

"La crescente influenza della Cina e le sue politiche internazionali possono presentare sfide sistemiche che dobbiamo affrontare insieme come Alleanza", si legge in un passaggio delle conclusioni del vertice. "Le ambizioni dichiarate della Cina presentano sfide sistemiche all'ordine internazionale basato su regole e alle aree rilevanti per la sicurezza dell'Alleanza. Siamo preoccupati per quelle politiche coercitive che sono in contrasto con i valori fondamentali sanciti dal Trattato di Washington", si spiega nelle conclusioni. "Chiediamo alla Cina di mantenere i suoi impegni internazionali e di agire responsabilmente nel sistema internazionale, compresi i domini dello spazio, cibernetico e di quello marittimo, in linea con il suo ruolo di grande potenza".

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"No a normali relazioni con la Russia"

Tra i temi al centro del vertice anche il dossier Russia. "Le nostre relazioni sono al punto più basso dalla fine della Guerra fredda, a causa delle azioni aggressive della Russia", ha spiegato Stoltenberg. Ma ha rimarcato come la Nato non abbandonerà la via del dialogo: "Il dialogo non è segno di debolezza, ma di forza". Tuttavia, non ci sarà un ritorno alle normali relazioni tra Mosca e la Nato fino a che la Russia non si conformerà al diritto internazionale: "Fino a quando la Russia non dimostrerà il rispetto del diritto internazionale e dei suoi obblighi e responsabilità, non si potrà tornare al 'business as usual'", si legge nella dichiarazione finale del summit.

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Nato: "Cyber minacce sempre più frequenti, ci difenderemo"

"Siamo sempre più confrontati con minacce cyber e ibride, comprese le campagne di disinformazione, e l'uso dannoso di tecnologie emergenti sempre più sofisticate - si legge nella dichiarazione finale dei leader Nato - I rapidi progressi nel campo dello spazio stanno influenzando la nostra sicurezza. La più grande responsabilità dell'Alleanza è proteggere e difendere i nostri territori e le nostre popolazioni dagli attacchi e affronteremo tutte le minacce e le sfide che influiscono sulla sicurezza euro-atlantica".

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Biden: "Russia e Cina sono nuove sfide"

"Abbiamo delle nuove sfide, abbiamo la Russia e la Cina", ha detto in giornata anche il presidente americano Joe Biden nel bilaterale con Stoltenberg. E ha poi aggiunto: "Voglio che l'Europa sappia che gli Stati Uniti ci sono". Mentre Stoltenberg, a sua volta, ha sottolineato: la Cina “non condivide i nostri stessi valori" di democrazia e diritto. “Non stiamo entrando in una nuova Guerra fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico”, ha aggiunto. Ma, ha spiegato, bisogna "affrontare insieme, come alleanza, le sfide che l'ascesa della Cina pone alla nostra sicurezza". 

Draghi: "Nato centrale, è l'Alleanza più forte della storia"

Draghi, arrivando al quartier generale della Nato, ha osservato: "Questo summit è una continuazione del G7, fa parte del processo di ricostruzione e della riaffermazione delle alleanze fondamentali degli Usa che erano state - come dire - indebolite dalla precedente amministrazione". Poi in confereza stampa ha aggiunto: "Le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell'Alleanza più potente e vincente della storia." "Mentre cerchiamo di voltare pagina dopo una delle più gravi crisi sanitarie, economiche e finanziarie della storia contemporanea, riconosciamo che la sicurezza è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali", ha sottolineato Draghi, spiegando che "è essenziale che la Nato si rivolga alla comunità transatlantica". "I nostri obiettivi - ha sottolineato Draghi - sono molteplici: mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all'ordine internazionale basato sulle regole e sono una minaccia per le nostre democrazie; preservare la stabilità strategica e rinnovare anche i nostri sforzi per rafforzare il controllo degli armamenti, il disarmo e l'architettura internazionale della non proliferazione; affrontare le implicazioni per la sicurezza dei cambiamenti climatici; rafforzare la nostra resilienza nazionale e la nostra capacità di affrontare i problemi globali che interessano la nostra Alleanza regionale in un'epoca di vulnerabilità strutturale".

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi al vertice della Nato a Bruxelles - ©Ansa

Draghi: "Nato abbia ampio spettro, focus su Mediterraneo"

"La deterrenza e la posizione di difesa della Nato devono essere attuate attraverso un approccio di ampio spettro - ha detto ancora Draghi - Dovremmo guardare a tutte le direzioni strategiche, dalla regione indo-pacifica a un focus costante sull'instabilità della regione mediterranea". "L'Italia - ha aggiunto poi il primo ministro italiano - sostiene pienamente le decisioni di avviare - attraverso la Nato 2030 - un processo di ulteriore adattamento per il prossimo decennio e di aggiornamento del Concetto Strategico 2010, basato sui tre compiti fondamentali: difesa collettiva, gestione delle crisi, cooperazione in materia di sicurezza".

Draghi: "Cruciale cooperazione Ue-Nato, c'è complementarietà"

"Vorrei sottolineare - ha detto ancora Draghi - l'importanza cruciale che l'Italia dedica al rafforzamento della cooperazione Nato-Ue. Stiamo costruendo un'Ue più forte anche nel campo della sicurezza e della difesa, nella ferma convinzione del positivo contributo basato sulla complementarietà che l'architrave europeo può fornire per rafforzare ulteriormente la Nato. Vorrei sottolineare a tutti i nostri alleati non appartenenti all'Ue che questo è ciò che inequivocabilmente intendiamo per autonomia strategica dell'Ue". E ha aggiunto: "Oggi il messaggio che possiamo inviare al resto del mondo è quello sancito dal Trattato di Washington: la coesione politica degli alleati e l'impegno incrollabile all'indivisibilità della nostra sicurezza comune è e sarà il vero centro di gravità della Alleanza e la garanzia ultima della nostra difesa collettiva."

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