New York, lezioni di porno a scuola, genitori in protesta: "Non sapevamo nulla"
MondoLa prestigiosa Columbia Grammar Preparatory School di Manhattan ha aggiunto al curriculum scolastico un corso di “letteratura della pornografia". Ira dei genitori degli alunni: “Siamo stati lasciati completamente al buio”
Lezioni di porno in classe: alla Columbia Grammar Preparatory School di Manhattan spunta un nuovo corso che mette in allarme i genitori degli studenti. La nuova materia, come riporta il New York Post, è stata inserita senza che le famiglie fossero informate. Inizialmente si pensava si trattasse semplicemente di lezioni di educazione sessuale, ma i contenuti forti hanno fatto scattare la protesta dei genitori verso il prestigioso istituto frequentato dai loro figli.
"Letteratura della pornografia"
La Columbia Grammar Preparatory School di Manhattan è un istituto di prima classe a New York: la retta da pagare è di 47mila dollari l’anno. Un corso di educazione sessuale non doveva dunque suonare strano per l’istituto d’avanguardia, ma gli alunni erano convinti che se si sarebbe parlato soprattutto dell’uso di preservativi o della pillola. Sorpresi, si sono invece ritrovati di fronte a un corso di “letteratura della pornografia”.
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Immagini esplicite e piattaforme porno
L’insegnante del programma, Justine Ang Fonte, ha mostrato ai 120 studenti che seguivano il corso, immagini esplicite con dati sul “gap degli orgasmi” tra donne e uomini. Poi ancora foto di donne parzialmente nude, alcune legate, con l’obiettivo di spiegare la differenza su cosa è pornografia e cosa è arte. E anche una presentazione di OnlyFans, nota piattaforma usata dai lavoratori sessuali.
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Le famiglie: "Vogliono distruggerci"
Quando le famiglie sono venute a conoscenza dei contenuti delle lezioni di Justine Ang Fonte, in molti sono andati su tutte le furie: “È uno scandalo che la scuola voglia introdurre la pornografia nelle classi e iniziare a indottrinare i bambini – hanno protestato - L'obiettivo è distruggere le famiglie”. I genitori sostengono inoltre che nessuno li aveva informati dell’iniziativa: “Nessuno di noi sapeva, siamo stati lasciati completamente al buio”