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Giappone, treno arriva con 1 minuto ritardo e scatta subito l'inchiesta

Mondo
©Getty

Il conducente del convoglio ad alta velocità doveva andare con urgenza in bagno. Un'inadempienza che ha subito scatenato un'indagine nel Paese del Sol Levante, famoso per la sua puntualità e la sua efficienza. La direzione dell'azienda ha convocato una conferenza stampa per porgere le sue scuse agli utenti, assicurando che il dipendente pagherà le conseguenze delle sue azioni

E' un caso che in Occidente avrebbe fatto sorridere e che sicuramente non avrebbe fatto notizia, ma in Giappone basta che un treno arrivi con un minuto di ritardo che subito scatta l'inchiesta. E' successo che il conducente di un convoglio giapponese ad alta velocità - il famoso Shinkansen, detto anche "proiettile" - ha lasciato il controllo del mezzo a un dipendente non qualificato durante il viaggio. Il motivo? Secondo quanto riferito dalla compagnia ferroviaria, doveva andare urgentemente in bagno. L'episodio sarebbe anche passato inosservato se il treno non avesse accumulato un minuto di ritardo. Un'inadempienza che ha immediatamente scatenato un'indagine nel paese, famoso per la sua puntualità.

Tre minuti d'assenza

Il macchinista ha ammesso di aver lasciato il suo posto perchè aveva mal di pancia e ha quindi chiesto ad un suo collega (non qualificato) di assumere il  controllo del treno, che aveva 160 passeggeri a bordo e che viaggiava al momento a 150 chilometri all'ora. Si è assentato per soli 3 minuti, ma è bastato perchè il convoglio arrivasse in stazione in ritardo rispetto alla tabella di marcia. I treni Shinkansen sono pesantemente monitorati dal sistema di controllo computerizzato centralizzato e il conducente deve rimanere al suo posto per gestire situazioni impreviste.

Le regole

Generalmente, quando i macchinisti hanno urgente bisogno di andare in bagno mentre sono al comando del treno, devono coordinarsi con il centro di comando per passare il controllo a un altro macchinista qualificato o fermare il treno in mezzo ai binari o alla stazione più vicina prima di soddisfare le loro esigenze. 

Le scuse e la vergogna

La direzione dell'azienda ha subito convocato una conferenza stampa per porgere le sue scuse agli utenti e ha assicurato che il dipendente pagherà le conseguenze delle sue azioni. Il macchinista, dal canto suo, si è difeso, sostenendo che non intendeva causare alcun ritardo e che non aveva avvisato il centro di comando del suo bisogno fisiologico perchè si vergognava.

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