Di fronte all'avanzata del virus nel Paese, il numero due del partito principale al Governo, per la prima volta mette in dubbio che la prossima edizione dei Giochi Olimpici possa svolgersi regolarmente. A 99 giorni dalla cerimonia inaugurale, un anno dopo il loro slittamento, nuove nubi si addensano sul futuro di Tokyo 2020
Non era mai accaduto. Fino adesso almeno. Il governo giapponese nella sua interezza non ha mai messo in discussione lo svolgimento delle olimpiadi. Un anno di pandemia (qui lo speciale) però sembra aver fiaccato le convinzioni assolute . Toshihiro Nikai, segretario generale del Partito Liberal Democratico all'interno del governo giapponese, prende la parola in un'intervista al canale televisivo TBS per dire che la partenza dei Giochi a cinque cerchi non è più assoluta. Il Paese sta attraversando la quarta ondata di coroanvirus, oltre 36.000 i casi attivi e la paura delle varianti stanno gettando nuove ombre sulla tenuta del sistema sanitario. L'alto funzionario del governo nipponico si spinge così oltre , fino ad ipotizzare scelte drastiche.
"Se la situazione saraà impossibile dobbiamo prendere una decisione senza esitazione" afferma . "Quale sarebbe il significato delle Olimpiadi se diffondiamo questa malattia a molte persone?" si domanda infine.
La base della discussione
Il dibatito è aperto quindi. La base della discussione sono in realtà alcune certezze. I Giochi della XXXII Olimpiade in programma, con un anno di ritardo, dal prossimo 23 luglio all'8 agosto non avranno pubblico straniero e per evitare ulteriori rischi di diffusione del virus , a breve , entro le prossime settimane d'intesa con il Cio verrà deciso se e a quali condizioni saranno presenti spetattori giapponesi. Loro, i cittadini nipponici , intanto storcono il naso. Un sondaggio di qualche giorno fa svela che oltre il 70% degli intervistati non vede di buon occhio questo appuntamento con il massimo evento di sport al mondo.
La pandemia avanza
Se il premier Yoshihide Suga corre ai ripari stringendo la cinghia delle restrizioni, di fronte all'avanzata della pandemia restano i dubbi che la chiusura anticipata di locali e ristoranti , il limite degli eventi a 5 mila partecipanti e multe più sonore a chi sgarra, possano bastare. Ieri il Paese ha registrato oltre 4.000 nuovi casi di Covid-19, un livello che non si registrava dalla fine di gennaio. E mercoledì la città di Matsuyama, nel Giappone occidentale, ha scelto di cancellare il passaggio della staffetta nella propria città.
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Un monte di denaro
Un anno di ritardo dei Giochi è già costato un monte di denaro. Il Comitato Organizzatore della XXXII edizione ha fatto i calcoli dei maggiori costi dovuti allo slittamento da un'estate all'altra, stimandoli superiori a quasi tre miliardi di dollari, il 22% in più. Oggi il budget ufficiale si attesta a 15,5 miliardi di dollari ma stando agli audit del governo, il costo complessivo di Tokyo 2020 potrebbe superare almeno a 25 miliardi. Un bagno di sangue per le casse dello Stato ma in linea con la politica economica espansiva del governo di Tokyo alle prese con la necessità, a fronte di più deficit, di consolidare la ripresa. Celebrato da ventiquattrore il traguardo dei 100 giorni alla cerimonia inaugurale, svelate le due mascotte portafortuna, la macchina complessa e costosa dei Giochi semba non preoccuparsi e avanza oltre ogni ostacolo. I dubbi e i timori di un alto politco forse sono ora troppo poco per fermare l'evento dell'anno.