La piccola dopo un bombardamento israeliano che ha distrutto la casa dei vicini, uccidendo 8 bambini e due donne: "Mi sono fatta male, ma non è così grave. Vorrei essere un dottore, ma non posso. Non riesco a fare nulla per loro"
Indica le macerie alle sue spalle, piange. Lei è salva, ma i suoi vicini no. C’è tutta la disperazione dei civili negli occhi e nelle parole di una bambina palestinese di 10 anni in un video pubblicato su Twitter da Middle East Eye, testata con sede a Londra, che sta seguendo il conflitto tra Israele e Gaza. La piccola è stata sentita dopo che un bombardamento israeliano ha distrutto la casa dei vicini, uccidendo otto bambini e due donne. “Vorrei essere un dottore - dice - per aiutare la mia gente. Ma non posso. Sono soltanto una bambina. Non so davvero cosa fare. Mi sono fatta male, ma non è così grave. Non riesco a fare nulla per loro. Ho solo 10 anni. Ho soltanto 10 anni”.
Una settimana di raid e bombardamenti
Non c'è tregua tra Israele e Hamas. Raid e bombardamenti vanno avanti ormai da una settimana. Ed è di almeno 153 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, dall'inizio dell'ultima escalation bellica. A riferirlo è stato il ministero della Salute di Gaza. Negli ultimi raid, ieri sera, è stata colpita anche l'abitazione del leader del movimento islamista di Hamas, Yahya Sinwar, che però non si trovava in casa. In questi sette giorni da Gaza sono stati lanciati verso Israele 2.900 razzi, ma 450 di essi si sono rivelati difettosi e sono caduti all'interno della Striscia. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano. Le batterie Iron Dome hanno intercettato 1.150 razzi. Altri ancora sono caduti in zone aperte. Oggi è previsto il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un appello: "Ogni attacco ai civili viola il diritto internazionale e deve essere evitato a tutti i costi".