Il Labour si consola in Galles, ma è in bilico il leader Starmer. Il partito nazionalista della premier scozzese Sturgeon manca l'obiettivo della maggioranza assoluta che avrebbe dato impulso al nuovo referendum separatista
I Conservatori del primo ministro britannico, Boris Johnson, strappano nuove roccaforti ai laburisti e in Scozia lo Scottish National Party della premier, Nicola Sturgeon, ottiene una robusta conferma, che potrebbe però non essere sufficiente a ottenere la maggioranza assoluta auspicata per promuovere un nuovo referendum sull'indipendenza dalla Gran Bretagna (VIDEO). Sono questi i dati principali emersi finora da una tornata elettorale che ha visto 48 milioni di cittadini andare alle urne per rinnovare 143 consigli comunali, i sindaci di 13 città, tra cui Londra, dove pur con qualche sofferenza in più del previsto è stato confermato il laburista Sadiq Khan, e i parlamenti locali di Scozia e Galles. I dati definitivi arriveranno solo domenica, ma i risultati provvisori vedono i Tory aprire un'altra breccia nel Red Wall, quella cintura di comuni di tradizione operaia nel Nord dell'Inghilterra che fu un tempo inespugnabile roccaforte laburista.
Starmer: "Amara delusione"
Il leader del Labour, Keir Starmer, ha espresso la sua "amara delusione" e si è assunto la "piena responsabilità del risultato" nonché "la piena responsabilità di sistemare le cose". Una frase, quest'ultima, che sembra per ora escludere l'ipotesi di dimissioni che gli vengono chieste a gran voce dalla sinistra.
Lo smacco di Hartlepool
A scottare è soprattutto il tracollo alle suppletive per il collegio di Hartlepool, dove, dopo 57 anni, una deputata Tory, Jill Mortimer, ha conquistato il seggio alla Camera dei Comuni con quasi il doppio dei voti dello sfidante laburista Paul Williams. Una candidatura in un collegio dove, al referendum sulla 'Brexit, trionfò il "Leave" (per l'uscita dall'Ue), che viene ora rinfacciata a Starmer come uno dei suoi errori più clamorosi. Gli elettori, secondo il premier, hanno premiato un governo che, con la Brexit, ha dimostrato di saper mettere in pratica quello che promette. Del tracollo del Labour hanno beneficiato anche Verdi e Liberali, le cui buone performance hanno fatto perdere ai laburisti la maggioranza del consiglio di Sheffield, importante centro siderurgico.
La cautela di Sturgeon
In Scozia l'Snp ha ottenuto il successo annunciato, premiato da un'affluenza record che lo ha visto strappare ai Tories il collegio di Edimburgo centro. Il dubbio è se il partito di Sturgeon, eletta nel collegio di Glasgow Sud conquisterà o meno la maggioranza assoluta a Holyrood, che consentirebbe di avere un mandato forte per chiedere un nuovo referendum per la secessione. Sturgeon, ad ogni modo, si è dimostrata cauta e ha dichiarato che una nuova consultazione sarà convocata "quando sarà il momento giusto". I sondaggi, del resto, segnalano un calo di popolarità dell'opzione indipendentista, dovuto a timori per le conseguenze economiche.
In Galles
Ancora incerti i risultati del Galles, dove il premier laburista, Mark Drakeford, spera di mantenere il governo. Dei 60 seggi del Senedd, il Parlamento locale, in palio finora 9 sono stati assegnati ai laburisti, 6 e ai conservatori e uno al partito locale Plaid Cymru. Bisognerà attendere invece sabato o domenica per i dati sull'elezione dei sindaci di Londra, dove il laburista Sadiq Khan cerca una conferma che non sembra difficile, Bristol e West Midlands, l'area metropolitana di Birmingham.