Insetti da mangiare, l'Ue approva le larve della farina come alimento

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Presto sulle nostre tavole arriveranno vermi come snack. Gli stati membri dell'Unione europa hanno infatti dato il via libera alla commercializzazione delle larve come alimento. La decisione sarà pubblicata in Gazzetta Ue nelle prossime settimane.

Era il 1982 quando una Julie Andrews squattrinata nel film Victor Victoria metteva uno scarafaggio nel piatto per non pagare il conto. I tempi sono cambiati e presto ci sarà qualcuno che, invece di mangiare a sbafo, pagherà per trovare blatte, grilli o magari cavallette nel piatto. Non è un’altra pellicola cinematografica ma il novel food del prossimo futuro. Un futuro non poi così lontano. E’ infatti arrivata l’autorizzazione della Ue, quattro mesi dopo quella dell’ Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) per la commercializzazione in Europa come alimento delle larve essiccate del coleottero Tenebrione mugnaio, note anche come tarme della farina. Per i più coraggiosi le larve potranno essere mangiate intere, come snack (e chissà se la pubblicità sarà una tira l’altra) o come farina per preparare deliziose torte rustiche o panature.

 Un beneficio per l’ambiente

L'autorizzazione stabilisce requisiti di etichettatura specifici per quanto riguarda l'allergenicità, visto che l'Efsa ha indicato che il consumo dell'insetto puo' portare a reazioni nei soggetti con allergie preesistenti a crostacei e acari della polvere. Il piano d'azione Ue 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione "verde" della produzione. Ma questo sarà solo il primo passo verso i nuovi orizzonti culinari. Al momento sono undici le domande per insetti come nuove alimenti all'esame dell'Efsa, tra queste cavallette intere e macinate, larve di vermi e larve di api. Anche i nostri animali di compagnia potranno beneficiare del nuovo cibo, anche se forse per loro, inconsapevoli della natura della materia prima, sarà più facile accettare la cosa. Presto infatti potrebbero essere commercializzate crocchette per cani con larve di mosca e mangimi per galline ovaiole fatte con farina di larve.

An external view of the EFSA (European Food Safety Authority) headquarters in Parma, Italy, 16 February 2018. Italian Culture Minister Dario Franceschini announced Friday that Parma will be the Italian capital of culture in 2020. A jury said the northern city was "a virtuous and extremely high-quality example of local culturally based planning". ANSA/ELISABETTA BARACCHI

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Il parere degli esperti

Sugli insetti come leccornie del futuro si sono espressi alcuni chef che hanno dato giudizi contrastanti. Massimo Viglietti ad esempio non ha nessuna preclusione. “E’ solo un fatto mentale, superato questo mi intriga l’idea di un cibo differente”. Meno accattivato dall’idea sembra essere Antonello Colonna “non dico di no ma spero che questo novel food non vada a danneggiare il nostro prodotto. Insomma sono a favore della farina di legumi no a quella di larve". "Gli insetti-per lo chef Giuseppe di Iorio- credo non facciano parte della nostra cultura e del nostro Dna. Per quanto riguarda la mia filosofia se io vedo un insetto in cucina chiamo subito la disinfestazione". Sperando di non avervi mandato il pronzo o la cena di traverso, vi auguriamo buon appetito. 

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