Circa 15.000 degli oltre centomila abitanti, sono stati sfollati a poche settimane dalla stagione degli uragani. Le infrastrutture e l'agricoltura sono state gravemente colpite e gli esperti dicono che le eruzioni potrebbero continuare per settimane o mesi
Dopo oltre trent’anni di inattività il vulcano La Soufrière ha ricominciato ad eruttare un paio di settimane fa e le sue ceneri hanno ricoperto la più grande delle isole che compongono lo Stato caraibico di Saint Vincent e Grenadine.
Un paesaggio "apocalittico"
Molti gli edifici danneggiati. L’agricoltura e l’allevamento del bestiame sono in ginocchio. Interi villaggi sono ricoperti di cenere e l’accesso all’acqua potabile è estremamente limitato. L'ONU ha lanciato un appello per salvare l'isola e i suoi abitanti e ha raccolto finora oltre 29 milioni di dollari. E mentre si prevedono nuove eruzioni nelle prossime settimane e la stagione degli uragani si avvicina, il coordinatore residente delle Nazioni Unite per Barbados e i Caraibi orientali, Didier Trebucq, ha detto che “l’impatto devastante di questo evento su migliaia di persone è innegabile". “Il livello di distruzione che si è abbattuto su questo bellissimo paese e l'ampio sconvolgimento causato da questo evento saranno per sempre impressi nella mia mente” ha aggiunto.