
Covid, dall’Inghilterra al Giappone: ecco dove si allentano le restrizioni nel mondo
In Europa è il Regno Unito il Paese più lanciato verso un ritorno alla normalità ma non sono mancate le riaperture (e polemiche) anche in Spagna. Fuori dal Vecchio Continente, al di là di Australia e Nuova Zelanda ormai quasi Covid-free, si guarda verso Israele, Cina e Giappone

Sprazzi di normalità e di un ritorno alla vita pre-Covid: succede in alcuni Paesi dove grazie ai numeri in deciso miglioramento si è deciso di allentare le restrizioni che stanno caratterizzando la pandemia. Così avviene in Inghilterra ma anche in Spagna, mentre fuori dall’Europa Israele e Cina dettano la strada
Lo speciale Coronavirus
Ricoveri e contagi ai minimi nel Regno Unito dove la campagna vaccinale è molto più avanti rispetto alla maggior parte dei Paesi europei e non solo
GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUS
Così, il governo di Boris Johnson ha concesso la riapertura per gli sport all’aperto
Covid, dalla Germania alla Francia: l’Europa è blindata. Unica eccezione il Regno Unito
Negozi, parrucchieri, pub e ristoranti dovranno aspettare il 12 aprile: e si potrà uscire a pranzo o a cena solo in giardini o terrazze, non al chiuso

Dal prossimo 17 maggio riapriranno anche gli stadi con il limite di diecimila presenze ma sempre con un occhio ai dati della pandemia

Situazione verso la normalità anche in Scozia, che compie un passo ulteriore rispetto alla maggiore nazione del Regno Unito, l'Inghilterra: da venerdì l'indicazione generalizzata di restare a casa ("stay at home") sarà rimpiazzata per gli scozzesi da un più morbido 'stay local'. Ciò significa che le persone residenti in Scozia potranno uscire di casa più liberamente, ma dovranno restare entro i confini dell'area territoriale in cui abitano

Quanto alla riapertura di parrucchieri e di alcuni altri esercizi commerciali non essenziali, il governo scozzese ha fissato la data del 5 aprile, sempre se il calo dei contagi proseguirà: una settimana di anticipo rispetto a quanto deciso dall'esecutivo centrale di Johnson per gli inglesi. Mentre per la generalità dei negozi, le palestre e un servizio limitato all'interno degli amati pub, la ripartenza scozzese è confermata per il 26 aprile

In Spagna ha fatto molto discutere il ritorno alla movida madrilena. Una movida in realtà non autorizzata visto che nonostante la riapertura dei bar e dei locali all’aperto rimane comunque vietato fare assembramenti o non indossare la mascherina. Negli stessi giorni, a Barcellona si è tenuto il primo concerto live dallo scoppio della pandemia: i 5mila partecipanti sono stati prima sottoposti a un test antigenico e solo 6 sono risultati positivi

La regione di Madrid è comunque tornata nella fascia di "rischio estremo" per quanto riguarda i contagi di Covid, secondo i dati aggiornati del Ministero della Sanità spagnolo. Nel Paese iberico rimane il cosiddetto “toque de queda” ovvero l’obbligo di rientrare in casa entro le 23 (le 22 in alcune regioni) durante la Settimana santa. Restano comunque consentiti gli arrivi dei turisti

Sempre in Spagna potrebbe tornare il pubblico, in forma ridotta, negli stadi a partire dalla terza settimana di aprile. Lo ha detto Javier Tebas, presidente della Liga

Grazie ad un’ottima e rapida campagna vaccinale, Israele è diventato per tanti Paesi uno dei modelli da seguire in tema di riaperture: già dopo la prima settimana di marzo, infatti, sono ripartite gran parte delle attività economiche, inclusi ristoranti, caffè, scuole (in alcune aree a bassa tasso di infezione), eventi culturali, attrazioni turistiche e ristorazione negli hotel

Prove di normalità che Israele ha mostrato al mondo intero durante il match della propria nazionale contro la Danimarca davanti a 5mila tifosi presenti allo stadio "Bloomfield" di Tel Aviv lo scorso 25 marzo

Passi avanti anche in Giappone dove è stato dichiarato concluso lo stato di emergenza

Così, gli abitanti di Tokyo hanno invaso i parchi della città e migliaia di persone si sono riversate al parco Yoyogi, uno dei luoghi più popolari della città che ospiterà le Olimpiadi la prossima estate, per vedere i "sakura", i celebri fiori di ciliegio

Anche in Cina c’è stato un notevole allentamento delle restrizioni: i controlli della temperatura non sono più necessari agli ingressi della comunità e dei villaggi

Pechino ha dunque stabilito che i luoghi culturali e di intrattenimento interni ed esterni come parchi, punti panoramici, biblioteche, musei e teatri possono ricevere visitatori fino al 75% della capacità

Sono ormai quasi totalmente Covid-free Australia e Nuova Zelanda, dove già da tempo si sta provando a ritornare alla normalità abolendo restrizioni

Tuttavia, sono bastati sette casi di Coronavirus per riportare la città di Brisbane in regime di lockdown