Per il quarto giorno il Canale egiziano resta bloccato a causa dell'enorme nave merci che si è arenata. Oltre 200 imbarcazioni attendono e alcune hanno deciso di circumnavigare l'Africa. Si stimano danni economici per molti miliardi e ripercussioni sulle esportazioni italiane
Le operazioni di dragaggio sono terminate e sono cominciate quelle di rimorchio della Ever Given, arenata da martedì nel Canale di Suez (LA FOTOGALLERY). Lo ha annunciato il presidente dell'Autorithy del Canale, Osama Rabie, aggiungendo che alle operazioni partecipano nove rimorchiatori giganti, guidati dal "Baraka 1" e "Ezzat Adel". I tentativi sono iniziati dopo la conclusione del lavoro di dragaggio, che mirava alla rimozione di migliaia di metri cubi di sabbia e fango attorno alla prua della nave. Ma, ha avvertito il presidente, il successo dei tentativi di rimorchio dipende da diversi fattori, tra cui la direzione del vento e la marea. Si tratta quindi, ha ammesso Rabie, di "un'operazione tecnica complessa" dall'incerta riuscita.
Le navi in coda
Sono salite ad almeno 276 le navi bloccate dentro e attorno al Canale di Suez a causa dell'incagliamento del portacointainer Ever Given. Si tratta di 107 imbarcazioni dirette a sud, 42 in sosta nel "Grande Lago Amaro" e 127 che tentano di raggiungere il Mediterraneo, a nord. E' quanto risulta da un tweet pubblicato verso le sette di stamattina da una società di fornitura di servizi per il canale, la Leth Agencies.
Cosa è successo
La Ever Given, lunga 400 metri e larga quasi 60, si è incagliata nel canale di Suez nel pieno di una tempesta di sabbia, mettendosi di traverso e ostruendolo completamente, costringendo le compagnie a deviare le proprie navi. Il blocco ha anche creato un ingorgo di oltre 200 navi ferme nel mar Rosso. Secondo alcuni armatori sul posto la nave non starebbe imbarcando acqua, il timone e l'elica funzionano. Dunque, una volta disincagliata dovrebbe essere in grado di ripartire.