Il fatto è accaduto a Batley, cittadina con un 40 per cento della popolazione musulmana. Padri furiosi si sono radunati fuori dalla scuola, chiedendo a gran voce il licenziamento del docente di religione. L’uomo è stato sospeso, è ora sotto protezione da parte della polizia e gli scolari sono tornati alla didattica a distanza. La situazione appare tutt’altro che risolta
La dinamica è molto simile a quella francese e la speranza, ora, è che l’esito finale sia diverso. In una cittadina del West Yorkshire, Batley, un insegnante di religione ha mostrato le famose - e per certi versi famigerate - vignette di Maometto pubblicate ormai diversi anni fa dalla testata satirica francese Charlie Hebdo ai suoi studenti della scuola secondaria Batley Grammar School, a indirizzo umanistico. La stessa iniziativa, lo scorso dicembre, era costata la vita al docente di storia francese Samuel Paty: un giovane fanatico fondamentalista lo aveva decapitato.
L'ira della comunità musulmana
L’atto compiuto in maniera quantomeno ingenua dal docente inglese ha offeso profondamente la comunità islamica locale, e il fatto che non si sia immediatamente scusato ha contribuito ad infiammare gli animi in una cittadina dove 4 persone su 10 sono di fede musulmana. Risultato: un gruppo sempre più numeroso di genitori si è ritrovato a protestare davanti alla scuola, chiedendo a gran voce il licenziamento del professore, che è stato sospeso e ora si trova sotto la protezione della polizia per le minacce ricevute. A poco sono per ora valse le scuse della scuola (con tanto di video del preside contrito): gli studenti sono tornati alla didattica a distanza, dopo averla lasciata solo tre settimane fa.
L'approccio multiculturale del Regno Unito
Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Gavin Williamson, che ha condannato le minacce contro il docente e ha bollato come “inaccettabili” le proteste davanti alla scuola. Per il Regno Unito, così come per la Francia, la libertà di pensiero e di espressione è un bene non negoziabile. Tuttavia la Gran Bretagna, rispetto ai vicini d’oltremanica ultralaici, ha sempre avuto un atteggiamento più conciliante, più accomodante: segue un approccio al multiculturalismo che la porta addirittura a legittimare i tribunali religiosi interni alle minoranze: musulmani o ebrei che siano. Nella scuola al centro di questa storia, i tre quarti degli studenti non sono “bianchi” e alla mensa si serve solo cibo “halal”, in linea con i dettami dell’Islam. La linea di confine da non oltrepassare, però, è quella della divergenza di opinione pacifica. E in questa storia che ha scombussolato la quieta cittadina di Batley, si teme ora che questo confine sia fragile come non mai.