L'ex presidente in un'intervista allo Spiegel: "La pandemia non è stata presa sul serio per troppo tempo". Nel Paese oltre 300mila vittime
L'ex presidente brasiliano Lula, secondo un'anticipazione di un'intervista allo Spiegel in uscita domani 27 marzo, ha definito le conseguenze della pandemia in Brasile un "genocidio". "Martedì sono morte in Brasile 3.158 persone per il Covid. È il più grande genocidio della storia", ha affermato. Lula accusa il presidente Jair Bolsonaro di non aver preso sul serio la pandemia per troppo tempo: "Se avesse avuto un minimo di grandezza si sarebbe scusato con le famiglie delle 300mila vittime e con i milioni di contagiati. Lui ne è responsabile" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - QUANDO MI VACCINO? - I NUMERI DELLA PANDEMIA).
In Brasile oltre 300mila morti
Nella giornata di ieri 25 marzo il Brasile ha registrato, secondo i dati diffusi dal Consiglio nazionale delle segreterie di salute (Conass). 2.787 morti di Covid-19 nelle ultime 24 e la cifra record di 100.736 contagi. Il bilancio totale sale a 303.462 vittime a fronte di 12.320.169 casi accertati. Per contrastare la pandemia il centro di ricerca brasiliano Butantan ha messo a punto un possibile vaccino contro il Covid-19 e ha annunciato che chiederà a breve à all'Autoritnazionale di vigilanza sanitaria (Anvisa) l'autorizzazione per cominciare i test clinici su 1.800 volontari. L'Istituto Butantan, finanziato dallo stato di San Paolo, punta a produrre 40 milioni di dosi di vaccino entro la fine del 2021. Il potenziale vaccino è stato denominato ButanVac. Attualmente, l'Istituto Butantan infiala le dosi del vaccino cinese CoronaVac.
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Il 14 aprile udienza sui ricorsi contro l’annullamento delle condanne inflitte a Lula
Intanto il presidente della Corte suprema brasiliana, Luiz Fux, ha calendarizzato per il prossimo 14 aprile l'udienza per la discussione dei ricorsi contro la decisione del giudice Edson Fachin di annullare le condanne inflitte a Lula nell'ambito dell'inchiesta Lava Jato, la Mani Pulite brasiliana. L'assemblea plenaria analizzerà i ricorsi presentati dalla Procura generale della Repubblica (Pgr) e dalla difesa di Lula. La Pgr cerca di ribaltare la decisione monocratica di Fachin, ristabilendo le condanne e la conseguente ineleggibilità di Lula.
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Per gli avvocati dell’ex presidente serve accertare se vi sia stato accanimento dei giudici
I legali dell'ex presidente chiedono invece che con l'annullamento delle condanne non vengano chiuse anche le 14 indagini aperte nei confronti del pool di magistrati di Curitiba, titolari dell'inchiesta Lava Jato, per accertare se vi sia stato un accanimento nei confronti di Lula. Una di queste indagini riguarda l'habeas corpus per il quale la seconda sezione della Corte suprema ha stabilito martedì scorso la non imparzialità dell'ex giudice Sergio Moro nel processo sull'attico di Guarujà, che è costato a Lula una pesante condanna e la mancata partecipazione alle presidenziali del 2018, in cui era favorito nei sondaggi.