Raggiunto l'accordo nei negoziati a Bruxelles sull'impegno a creare le condizioni per "una soluzione vantaggiosa per tutti" sulle forniture dei farmaci. L’obiettivo: ”Espanderne la distribuzione a tutti i nostri cittadini", come si legge in un comunicato congiunto della Commissione e del governo di Johnson
Ue e Regno Unito sono vicini a un'intesa nei negoziati che si sono svolti a Bruxelles. Ue e Uk, in particolare, si sono impegnati a creare le condizioni per "una soluzione vantaggiosa per tutti (win-win)" sulle forniture dei vaccini anti Covid. L’obiettivo: ”Espanderne la distribuzione a tutti i nostri cittadini". Lo si legge in un comunicato congiunto della Commissione e del governo di Boris Johnson diffuso a Londra (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - QUANDO MI VACCINO? - I NUMERI DELLA PANDEMIA).
"Cooperazione chiave per superare la pandemia"
"L'apertura e la cooperazione globale fra tutti in Paesi saranno la chiave per superare definitivamente la pandemia e prepararsi meglio ad affrontare le future sfide", riconoscono le due parti, assicurando di voler "continuare le discussione" sui dettagli.
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Il caso di Anagni e il giallo delle dosi di AstraZeneca
L'intesa arriva dopo una giornata di tensioni e in cui la Commissione europea ha adottato una revisione del meccanismo per l'autorizzazione all'esportazione dei vaccini, aggiungendo la "reciprocità" e la "proporzionalità" tra i criteri da valutare per il via libera. Alcuni Paesi rischiano dunque lo stop all'export. Le tensioni sono state poi alimentate anche dalla notizia che sabato si è verificata un’ispezione da parte delle autorità italiane, per conto dell’Unione europea, nello stabilimento della Catalent di Anagni. Durante i controlli è stato trovato uno stock di 29 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, delle quali l’Ue non era a conoscenza. Sabato, secondo fonti italiane, la Commissione europea aveva chiesto al presidente del Consiglio di verificare alcuni lotti di vaccini presso lo stabilimento di produzione in provincia di Frosinone. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inviato quindi un'ispezione, che si è tenuta tra sabato e domenica ad opera dei Carabinieri del Nas. "Dovremmo rifiutare categoricamente qualsiasi esportazione di AstraZeneca prodotta in Europa", ha scritto in giornata su Twitter il presidente del gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber. L'azienda ha replicato: "13 mln di dosi destinate a iniziativa COVAX". Mentre lo stesso premier britannico Johnson ha subito sottolineato: "Il blocco dell'export sarebbe un boomerang".
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L'Ue guarda agli Usa per un'alleanza sui vaccini
Intanto l’Ue guarda anche agli Stati Uniti per un'alleanza sui vaccini anti Covid riconoscendo piena reciprocità sullo scambio per la produzione dei farmaci a Washington. E il rilancio delle relazioni transatlantiche - con la partecipazione del segretario di Stato Usa alla due giorni di ministeriale Nato a Bruxelles, e l'incontro con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen - ha destato aspettative tra i 27 su possibili annunci di Joe Biden nel suo collegamento alla videoconferenza dei leader del 25 marzo. Non si esclude che il presidente possa annunciare un trasferimento del surplus di dosi all'Unione. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che lavora all'incontro con Biden fin dai primi giorni del suo arrivo alla Casa Bianca, punta anche ad un'alleanza tra l'Unione europea e gli Stati Uniti sui vaccini come strumento di diplomazia a livello globale per promuovere i valori della democrazia occidentale, scalzando Cina e Russia. Perché se è vero che in questo momento l'Unione affronta una penuria di dosi a causa delle promesse mancate di AstraZeneca, sotto la guida della Tas force di Thierry Breton Bruxelles prevede che i 27 possano diventare tra i primi produttori al mondo.