Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di aver formalizzato l'acquisto di ulteriori 200 milioni di dosi: 100 milioni da Pfizer e 100 milioni da Moderna. Poi ha attaccato Donald Trump: il piano per le somministrazioni ereditato era in una situazione "molto peggiore delle attese. Il mio predecessore non ha fatto il suo lavoro nel prepararsi alla sfida della vaccinazione di milioni di persone". Il New York Post: nello Stato di New York i dati sulle morti per Covid-19 nelle case di cura sono stati nascosti
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden accelera sui vaccini anti-Covid e annuncia di aver formalizzato l'acquisto di ulteriori 200 milioni di dosi: metà da Pfizer e metà da Moderna (COVID: GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Con il nuovo ordine "entro luglio" gli Usa dovrebbero avere abbastanza dosi per vaccinare 300 milioni di americani. Intanto il New York Post rivela che nello Stato di New York, guidato da Andrew Cuomo, i dati sulle morti per Covid-19 nelle case di cura sono stati nascosti. Mentre secondo il New York Times, quando Donald Trump si ammalò di Covid le sue condizioni erano molto più gravi di quanto ammesso pubblicamente dal tycoon e dalla Casa Bianca: il livello di ossigeno dell'allora presidente era infatti sceso a livelli così bassi da far temere fosse necessario un ventilatore polmonare.
“Trump non si è preparato e non ha ordinato abbastanza vaccini”
Biden, annunciando il nuovo ordine di vaccini, ha fortemente criticato Donald Trump. Il piano per le vaccinazioni ereditato era in una situazione "molto peggiore delle attese. Gli scienziati hanno fatto il loro lavoro per un vaccino in tempi record, il mio predecessore non ha fatto il suo lavoro nel prepararsi alla grande sfida della vaccinazione di milioni di persone", ha detto il presidente durante una visita al National Institute of health, lamentando il fatto che il tycoon non avesse ordinato abbastanza vaccini. "Non sarà tutto risolto a breve, ma lo risolveremo", ha aggiunto il democratico. Chiedendo pazienza agli americani, il presidente si mostra anche cautamente ottimista e prevede che gli Stati Uniti potrebbero superare l'obiettivo di 100 milioni di dosi nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca.
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Vaccinazioni a rilento
Le operazioni di vaccinazione negli Usa continuano a rilento per la mancanza di dosi, con i maxi centri allestiti in tutto il Paese che viaggiano a velocità ridotta. In California uno è stato chiuso, nello stato di New York uno dei maggiori somministra solo qualche centinaio di vaccini al giorno pur avendo la capacità di migliaia di inoculazioni. Sono 44,8 milioni le dosi iniettate nel Paese e almeno 33,7 milioni di americani che hanno già fatto due richiami, pari al 10% della popolazione. Migliaia di farmacie hanno iniziato a fissare appuntamenti per le immunizzazioni.
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Assistente Cuomo: “Nascosti i dati sui morti nelle case di cura”
Ed è scandalo nello Stato di New York dopo che il New York Post ha rivelato l’occultamento dei dati sulle vittime nelle case di cura. Il quotidiano cita Melissa DeRosa, assistente del governatore Andrew Cuomo, che nel corso di una telefonata con alcuni politici democratici ha detto che i numeri sono stati tenuti nascosti dopo la minaccia di Trump sull'avvio di un’indagine del Dipartimento di Giustizia. Una minaccia preoccupante, ha spiegato DeRosa, visto che l'ex presidente stava usando il tema per attaccare molti governatori democratici: “Ha iniziato a twittare che avevamo ucciso tutti nelle case di cura. E praticamente ci siamo paralizzati”.
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Negli Usa oltre 27,3 milioni di casi e 475mila decessi
Intanto gli Stati Uniti hanno raggiunto 27.390.465 di casi confermati di coronavirus, con un totale di 475.291 decessi, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. Fra mercoledì e giovedì si sono registrati 104.116 positivi con 3.856 morti. La California è lo Stato più colpito dalla pandemia con 45.639 morti, seguita da New York (45.453), Texas (40.535), Florida (28.382), Pennsylvania (22.835), New Jersey (22.329) e Illinois (21.985). Il bilancio complessivo delle vittime supera di gran lunga il limite inferiore delle stime iniziali della Casa Bianca che prevedeva tra le 100.000 e le 240.000 morti per la pandemia.