A New York irrompe "Orlena", la tempesta di neve ferma le vaccinazioni anti-Covid

Mondo

Marco Congiu

La bufera ha investito la costa nordorientale del Nord America con raffiche a 70 km/h e temperature glaciali. Le autorità della Grande Mela hanno dichiarato lo stato di emergenza e invitato la popolazione a barricarsi in casa. Chiuse le scuole, fermi il trasporto pubblico locale e gli aerei. Il racconto del corrispondente di Sky TG24 dagli Usa

Potrebbe essere la peggior tempesta polare della storia di New York. I meteorologi l’hanno ribattezzata “Orlena”, e sta gelando 80 milioni di americani, investendo la costa nordorientale del continente (LE FOTO). Da Washington a Philadelphia, passando appunto per New York e su fino a Boston, soffierà per 48 ore ore dall’artico con raffiche a 70 km/h e temperature glaciali. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza, invitato la popolazione a fare provviste e barricarsi in casa con torce e batterie a sufficienza, perché la situazione - ha detto il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, “è pericolosa e mette a rischio la vita delle persone”. Davanti a Orlena, anche l’urgenza più pressante come la campagna vaccinale, si deve fermare. In città le somministrazioni sono state interrotte per due giorni.

Chiuse scuole

E poi: scuole chiuse fino a mercoledì, divieto di circolazione almeno fino all’alba di martedì, anche se si era disperatamente cercato di evitarlo. 800 km di strade erano state pretrattate con sostanze antineve, 700 spargisale avevano imbiancato l’asfalto prima della bufera, 2000 spazzaneve erano stati allertati e ora fanno su e giù per una Manhattan ancora più deserta e surreale, tanto da sembrare il set di un film apocalittico.

Fermi anche i trasporti pubblici

Fermi dunque i trasporti pubblici, cancellati la maggior parte dei voli dell’aeroporto Kennedy, a terra centinaia di aerei tra New York, Philadelphia e Boston. Ordine di serrata anche per i ristoranti; molti bar e negozi si sono accodati sapendo che in giro non ci sarebbe stato nessuno. Scene da una metropoli ricoperta da oltre mezzo metro di neve, fiabesca solo se te lo puoi permettere: un senzatetto si trascina con una coperta sulle spalle lungo Park Avenue, il viale più elegante del posto più ricco del mondo. Un tizio attrezzato di tutto punto fa sci di fondo sulla Quinta strada, tra Tiffany e Armani. Davanti alle paperelle del lago ghiacciato di Central Park, bambini e genitori giocano con slittini e snowboard. Strappano un brandello di normalità a una città che da un anno non ne ha più molta.

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