Usa, Fda autorizza il vaccino di Moderna contro il coronavirus

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Dopo l’ok a Pfizer-BioNTech, negli Stati Uniti è arrivato il via libera dell’ente governativo che vigila sui prodotti farmaceutici per il secondo vaccino: può essere distribuito nel Paese a chi ha oltre 18 anni. “Un altro passo cruciale nella lotta alla pandemia globale”, ha detto la Food and Drug Administration. Pence: “La distribuzione inizierà subito”. Ma diversi Stati avanzano dubbi sul piano di distribuzione della Casa Bianca 

La Fda, l’ente governativo statunitense che vigila sui prodotti farmaceutici, ha dato il via libera al vaccino di Moderna contro il coronavirus. Il vaccino, ha spiegato la Food and Drug Administration, può essere distribuito negli Stati Uniti a chi ha oltre 18 anni (AGGIORNAMENTI SPECIALE).

Il via libera al vaccino di Moderna

Il via libera della Fda al vaccino di Moderna arriva poco dopo l'autorizzazione per l'uso di emergenza del vaccino di Pfizer-BioNTech. “Con l'approvazione di due vaccini, la Fda ha compiuto un altro passo cruciale nella lotta alla pandemia globale”, ha detto il commissario della Fda Stephen Hahn. “Tramite il processo di revisione trasparente e scientifico, due vaccini sono stati approvati in modo veloce nel rispetto di standard di sicurezza rigorosi”, ha aggiunto.

CAMBRIDGE, MASSACHUSETTS - MAY 08: A view of Moderna headquarters on May 08, 2020 in Cambridge, Massachusetts. Moderna was given FDA approval to continue to phase 2 of Coronavirus (COVID-19) vaccine trials with 600 participants.  (Photo by Maddie Meyer/Getty Images)

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I dubbi sul piano di distribuzione americano

Nelle scorse ore, il vicepresidente Usa Mike Pence - che si è fatto vaccinare contro il Covid in diretta tv nella speranza di convincere gli americani sulla sicurezza del siero - ha rassicurato sulla disponibilità dei vaccini: non appena quello di Moderna sarà approvato, ha detto prima dell’autorizzazione ufficiale della Fda, “la distribuzione inizierà subito e la settimana prossima saremo in grado di spedirne 5,9 milioni di dosi”. Le sue parole, però, si scontrano con una realtà più complessa e con la confusione riguardo ai piani di distribuzione delle dosi. Diversi Stati americani hanno denunciato una riduzione, senza motivo e senza spiegazione, delle consegne programmate e hanno puntato il dito contro una possibile ritorsione da parte della Casa Bianca. Anche Pfzier ha parlato di milioni di fiale ferme nei magazzini in attesa di indicazioni su come distribuirle. L'amministrazione Trump e la sua “Operation Warp Speed”, quindi, sono finite nel mirino delle critiche per i ritardi e la mancanza di informazioni in grado di assicurare un processo di distribuzione agile e snello. Il timore, nel Paese che in termini assoluti conta il maggior numero di contagi e di decessi legati al coronavirus, è che non venga centrato l'obiettivo di distribuire 40 milioni di vaccini entro l'anno.

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