Diversità in azienda, Apple respinge la proposta di eliminare le politiche di inclusione
MondoIl consiglio di amministrazione del colosso di Cupertino, di cui fa parte Tim Cook, ha raccomandato agli azionisti di votare contro la proposta sponsorizzata dal centro nazionale per la ricerca sulle politiche pubbliche, un think tank conservatore, che ha suggerito di abolire i programmi su diversità, equità e inclusione
È una voce fuori dal coro quella di Apple, che sceglie di non allinearsi alle altre big tech - da Amazon a Meta – proteggendo i suoi programmi di diversità, equità e inclusione. Il consiglio di amministrazione del colosso di Cupertino, di cui fa parte Tim Cook, ha infatti raccomandato agli azionisti di votare contro la proposta sponsorizzata dal centro nazionale per la ricerca sulle politiche pubbliche, un think tank conservatore, che ha suggerito di abolirli. Con il prossimo insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, previsto il 20 gennaio, è iniziato per le big tech americane un nuovo corso determinato anche dalle scelte fatte sulla moderazione dei contenuti.
La nota del cda
Quella di Apple è una mossa in controtendenza. "La proposta vuole, in modo inappropriato, limitare la capacità di Apple di gestire le proprie operazioni aziendali ordinarie, le persone, i team e le strategie", si legge in una nota del cda nel quale si sottolinea che l'azienda "offre pari opportunità e non discrimina nelle assunzioni, nella formazione o nella promozione". La proposta sarà sottoposta al voto degli azionisti durante l'assemblea generale annuale di Apple il 25 febbraio.