Il nuovo rapporto pubblicato dall’ente governativo statunitense indica che “l’arma” anti-Covid rispetta tutti i parametri per l’utilizzo di emergenza
Dalla Food and Drug Administration (Fda) arrivano nuove rassicurazioni sull’efficacia e la sicurezza del vaccino contro il coronavirus sviluppato da Moderna. Come riportato da Reuters, il nuovo rapporto pubblicato dall’ente governativo statunitense indica che “l’arma” anti-Covid rispetta tutti i parametri per l’utilizzo di emergenza. La decisione ufficiale sull’eventuale utilizzo del vaccino è attesa per giovedì 17 dicembre.
Vaccino efficace nel 94,1% dei casi
Lo staff della Fda ha spiegato che la somministrazione di due dosi del vaccino di Moderna (a 28 giorni di distanza l’una dall’altra) si sono dimostrate altamente efficaci nel prevenire le infezioni di coronavirus nel 94,1% dei casi. Dalla revisione dei dati non sono emersi particolari effetti collaterali nelle persone con più di 18 anni. In seguito alla vaccinazione possono verificarsi sintomi febbre, mal di testa e affaticamento, ma gli esperti della Fda sottolineano che non rappresentano un pericolo per i pazienti. Gli Stati Uniti prevedono di distribuire 40 milioni di dosi dei vaccini anti-Covid di Moderna e Pfizer-BioNTech (autorizzato dalla Fda la scorsa settimana), sufficienti per 20 milioni di persone, nel corso di dicembre.
Iniziata la sperimentazione sugli adolescenti
Pochi giorni fa, Moderna ha annunciato l’inizio della sperimentazione del proprio vaccino sugli adolescenti americani di età compresa tra i 12 e i 18 (non ancora compiuti). Nel corso dello studio, il siero mRNA-1273 sarà inoculato a tremila giovani. “Siamo lieti di iniziare questo studio di fase 2/3 del vaccino mRNA-1273 su adolescenti sani negli Stati Uniti. Il nostro obiettivo è avere per la primavera del 2021 dei dati che supporteranno l’uso del vaccino negli adolescenti in vista dell’anno scolastico 2021”, ha spiegato Stéphane Bancel, ceo di Moderna. “Siamo incoraggiati dalla prima parte dello studio di fase negli adulti sopra i 18 anni e questo studio sugli adolescenti ci aiuterà a valutare la potenziale sicurezza del nostro candidato vaccino nella popolazione giovane”, ha poi aggiunto. “Speriamo di riuscire a fornire un vaccino sicuro per proteggere gli adolescenti in modo che possano tornare a scuola in condizioni normali".