
Covid, le misure prese dai diversi Paesi per contenere i contagi a Natale
Non solo l’Italia. Anche altri Stati hanno deciso di rafforzare le restrizioni nel periodo delle festività per cercare di limitare la corsa del coronavirus. C’è chi introduce un nuovo lockdown, chi la chiusura notturna, chi permette le riunioni in casa solo in numero limitato: ecco alcuni dei provvedimenti adottati nelle altre nazioni

Con il Natale che si avvicina e la pandemia che non si ferma, sono tanti i Paesi nel mondo che - come l'Italia - hanno deciso di introdurre misure più restrittive per cercare di contenere i possibili contagi durante le feste. Altri Stati, invece, stanno ancora valutando. Ecco alcuni dei provvedimenti contro il coronavirus presi dai diversi governi
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In Austria è stato deciso di introdurre il lockdown dal 26 dicembre al 18 gennaio. Chiusi ristoranti, scuole e negozi, con l’eccezione di alimentari e farmacie. Dal 7 gennaio formazione a distanza nelle scuole. Previsti test di massa il 16 e 17 gennaio: chi avrà esito negativo potrà uscire il 18
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In Belgio, al parziale confinamento in vigore da 6 settimane, si aggiunge un coprifuoco a Bruxelles e in Vallonia dalle 22 alle 6 fino al 15 gennaio. La chiusura notturna dovrà essere rispettata a Bruxelles sia la notte di Natale sia di Capodanno, mentre in Vallonia la sera del 31 dicembre i residenti potranno rientrare a casa a mezzanotte. Durante le feste, ogni famiglia avrà diritto ad avere in casa un solo ospite oppure due per chi vive da solo. La polizia sarà autorizzata a effettuare controlli nelle abitazioni e a utilizzare droni
Lo speciale coronavirus
Tutte le attività commerciali, che di solito chiudono alle 20, potranno rimanere aperte fino alle 21 tra il 14 e il 31 dicembre. Per l’intero periodo è vietato il consumo di alcool nei luoghi pubblici e all’aperto. Da fine ottobre in Belgio sono chiusi bar, ristoranti, tutti i negozi non essenziali e c’è l’obbligo del telelavoro ovunque sia possibile, mentre tutti i contatti sociali sono limitati ai minimi livelli. Le scuole invece hanno riaperto il 16 novembre. Nei prossimi giorni il comitato di crisi dovrebbe annunciare altri provvedimenti
La situazione in Italia: grafiche
In Danimarca il governo ha varato un piano di confinamento che prevede la chiusura di ristoranti, caffè, pub e di tutti i negozi - tranne farmacie, alimentari e supermercati - dal 25 dicembre al 3 gennaio. Chiusi tutti i centri commerciali, strutture culturali e ricreative, palestre e piscine. Parrucchieri, scuole guida e simili abbasseranno le serrande già lunedì. Didattica a distanza per gli alunni dalla quinta elementare in su, funzionari pubblici senza ruoli critici in smart working. Negli spazi pubblici gli incontri sono stati limitati a massimo dieci persone
Cosa si può fare e cosa no in Italia
In Francia il governo ha chiesto ai cittadini di “autoconfinarsi” per evitare un rimbalzo dei contagi. Durante le feste sarà possibile fare shopping - tutte le attività commerciali sono aperte - ma fino al 7 gennaio non si potrà andare in musei, teatri, cinema e sale spettacoli. Bar e ristoranti chiusi almeno fino al 20 gennaio. Chiusi anche gli impianti sciistici, permessa la passeggiata in montagna. I minorenni possono svolgere attività sportive, anche in palestre e piscine, indossando la mascherina e rispettando il distanziamento ma senza usare agli spogliatoi
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In Francia nessun limite sugli spostamenti, ma c’è il coprifuoco dalle 6 alle 20. Chiusura notturna che viene sospesa la sera del 24 dicembre, mentre rimane in vigore il 31. Durante la sera di Capodanno sono vietati gli assembramenti per strada. I raduni di famiglia devono essere limitati: è vietato riunirsi in più di 6 adulti. Alle cerimonie nei luoghi di culto non potranno partecipare più di 30 persone. Scuole chiuse dal 19 dicembre al 4 gennaio, anche se il premier Castex ha autorizzato a non andare già dal 17. Ribadita anche l’importanza del telelavoro

Il Giappone è alle prese con la terza ondata ma non ha introdotto misure estreme: il governo ha lasciato ampio spazio alle decisioni dei singoli cittadini. Su pressioni degli esperti, è stato però deciso di sospendere dal 28 dicembre all’11 gennaio la campagna “Go to travel”, lanciata a ottobre scorso per incentivare il turismo interno (copre il 50% delle spese di viaggio)

In Germania è in vigore fino al 10 gennaio un lockdown “duro”: chiusi negozi (tranne alimentari, farmacie, benzinai, meccanici, banche, poste, venditori di alberi di Natale), parrucchieri, ristoranti, bar, scuole, asili. Per gli incontri privati c’è un tetto di 5 persone da due nuclei familiari, esclusi gli under 14. Solo nei giorni festivi si potranno incontrare 4 persone oltre il proprio nucleo familiare stretto. Sospesi eventi e riunioni in pubblico. Nei luoghi di culto le cerimonie sono permesse solo se viene garantita la distanza tra i fedeli: vietati i canti

Passiamo al Regno Unito. Boris Johnson ha annunciato che a partire da domattina Londra, il Sud Est e l'Est dell'Inghilterra entreranno nella cosiddetta 'tier 4', il massimo livello di allerta che prevede le restrizioni più dure per contrastare la circolazione del coronavirus. Misure equivalenti a quelle introdotte in Inghilterra a novembre e che rimarranno in vigore per due settimane, con una verifica attesa per il 30 dicembre. Si dovrà rimanere in casa e le attività commerciali non essenziali rimarranno chiuse. Tutti sono invitati a lavorare da casa ove possibile

"Sembra che il virus circoli più velocemente a causa di una nuova variante, non ci sono prove di una maggiore letalità ma sembra che si propaghi più velocemente. E' tutto quello che sappiamo, ma dobbiamo agire adesso", ha detto il premier britannico Boris Johnson in conferenza stampa. "Nulla al momento indica che il vaccino sarà meno efficace", ha aggiunto
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"Se i fatti cambiano, bisogna cambiare l'approccio. Quando il virus cambia il suo metodo di attacco, noi dobbiamo cambiare il nostro metodo di difesa", ha sottolineato il primo ministro britannico Boris Johnson rispondendo alle domande dei giornalisti sul fatto che solo tre giorni fa aveva affermato che sarebbe stato "inumano" cambiare i piani per Natale
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Revocato anche in Scozia l'allentamento delle misure contro il coronavirus che erano state introdotte per il periodo delle feste, ad eccezione che per il giorno di Natale. Lo ha annunciato in conferenza stampa la premier scozzese Nicola Sturgeon, introducendo un nuovo lockdown a partire dal 26 dicembre e un divieto di viaggio nel resto del Regno Unito. Anche il territorio del Galles torna in lockdown a partire dalla mezzanotte di oggi

L’Iran è diviso in zone con colori diversi rispetto al rischio: giallo, arancione e rosso. Al momento le città in rosso sono 12 e altre 436 sono in allerta: in zona rossa (dov’è vietato entrare e uscire), chiusi luoghi di culto, scuole, negozi non essenziali e ristoranti, previsto un coprifuoco agli spostamenti in auto dalle 21 alle 4. In tutto il Paese è obbligatorio l’uso della mascherina in luoghi pubblici al chiuso. Per le festività non sono previste misure ulteriori (anche se le autorità hanno invitato alla prudenza e al rispetto delle misure base di igiene)
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Feste di fine anno nel segno della totale chiusura nei Paesi Bassi. Da mercoledì e fino al 19 gennaio gli olandesi sono in lockdown: un blocco molto rigoroso di 5 settimane con una “tregua” natalizia di 3 giorni. Niente scuola, dall’istruzione primaria fino all’università. Chiudono centri sportivi, piscine, musei, cinema, parrucchieri, saloni di bellezza, centri estetici. Aperte solo attività commerciali essenziali. Dovranno essere molto limitati sia gli spostamenti sia i contatti interpersonali: in una casa non potranno entrare più di 2 visitatori sopra i 13 anni
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Dal 24 al 26 dicembre, tre persone “estranee” al nucleo familiare potranno fare visita in casa e le restrizioni vigenti nei Paesi Bassi saranno un po’ alleggerite. In quella fascia di 72 ore saranno comunque aperti solo supermercati, farmacie e banche. Sconsigliati i viaggi all’estero, tranne che per motivi essenziali, fino a metà marzo 2021
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In Russia la gestione della pandemia è stata delegata alle amministrazioni locali, col Cremlino che fornisce indicazioni generali. A San Pietroburgo, le autorità hanno annunciato l’introduzione di misure restrittive durante le vacanze di Nuovo Anno e hanno chiesto ai turisti di posticipare le visite in città: bar, ristoranti, musei, teatri e sale concerto rimarranno chiuse dal 30 dicembre al 10 gennaio. I centri commerciali sono già chiusi e gli eventi al chiuso e all’aperto con più di 50 persone saranno sospesi
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