
Al via le chiusure parziali annunciate dalla cancelliera Angela Merkel per frenare la seconda ondata dell'epidemia. Nel Paese è stato toccato il record di vittime giornaliero. 27.728 i nuovi casi di contagio in 24 ore. Situazione particolarmente critica in Sassonia: "Nei giorni scorsi siamo già stati costretti più volte a dover decidere chi riceve l'ossigeno", ha affermato un medico di Zittau

La Germania torna in lockdown, anche se solo parziale, fino al prossimo 10 gennaio. Intanto il Paese, con 953 morti in 24 ore, ha toccato il record giornaliero di vittime da inizio pandemia

A partire da oggi, 16 dicembre, è scattata in tutto il Paese una nuova serrata per frenare la recrudescenza del virus. Chiusi scuole e asili nido, saloni di bellezza e parrucchieri, come pure i negozi non essenziali, fatta eccezione per farmacie, alimentari e banche
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La cancelliera Angela Merkel ha ammesso che le misure introdotte a novembre non sono riuscite a ridurre in modo significativo il diffondersi del virus

Secondo i dati dell'Istituto Robert Koch, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 952, mentre i nuovi contagi 27.728. Il precedente record di vittime, su base giornaliera, era stato di 598. L'incidenza delle nuove infezioni su 100 mila abitanti in 7 giorni è di 407

Secondo l'ultimo aggiornamento il bilancio totale delle vittime in Germania per Coronavirus dall'inizio dell'epidemia sale a 23.692, mentre sono oltre un milione le persone guarite

Particolarmente critica la situazione in Sassonia. Secondo i media locali, a causa del sovraccarico delle terapie intensive, i medici hanno dovuto scegliere a chi dare l'ossigeno. "Nei giorni scorsi siamo già stati costretti più volte a dover decidere chi riceve l'ossigeno", ha affermato un medico di Zittau, Mathias Mengel, parlando all'emittente MDR

Nonostante questi ultimi provvedimenti restrittivi siano stati fissati fino al prossimo 10 gennaio, è ancora presto per poter dire se dopo quella data le attività potranno ripartire

Nel frattempo Berlino sosterrà le aziende colpite con un totale di 11 miliardi di euro al mese

Le attività costrette a chiudere, secondo quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze Olaf Scholz, potrebbero ricevere fino al 90% dei costi fissi per un massimo di 500 mila euro al mese
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