Sky TG24 LIVE IN Courmayeur, il talk dedicato all'empowerment femminile

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Un dibattito dedicato alla parità di genere con tre ospiti di eccezione: la premier islandese Katrín Jakobsdóttir, l’attivista Kerry Kennedy e la scrittrice Isabel Allende, nelle interviste curate da Mariangela Pira e da Filippo Maria Battaglia

A Sky TG24 LIVE IN a Courmayeur, un dibattito tutto dedicato all'empowerment femminile con tre ospiti di eccezione: la premier islandese Katrín Jakobsdóttir, l’attivista Kerry Kennedy la scrittrice Isabel Allende. Ecco le loro risposte nel nuovo format di Sky TG24, nelle interviste curate da Mariangela Pira e da Filippo Maria Battaglia.

Premier islandese Jakobsdóttir: fondamentale una società che garantisca la parità di genere

“Quando si parla di donne al potere ciò che è importante è avere una società che garantisca la parità di genere, in cui donne e uomini possano badare ai propri bambini, in cui ci sia un’universale assistenza all’infanzia, in modo che le donne abbiano le stesse possibilità degli uomini di avere una carriera ed essere al potere”. Lo ha detto a Sky TG24 Live In Courmayeur la premier islandese Katrín Jakobsdóttir.

“La maggior parte delle donne – ha detto - sono escluse dal potere, soprattutto in posti dove c’è la prevalenza di uomini. La cosa necessaria per avere più donne al potere è vivere in una società dove donne e uomini abbiano le stesse opportunità, ad esempio permettendo alle donne di prendere parte in ruoli generalmente ricoperti da uomini”.

In merito al ruolo delle donne nella lotta al coronavirus, la premier ha detto: “penso che le donne abbiano gestito molto bene l’attuale pandemia. Abbiamo assistito a una stretta collaborazione tra leader donne per gestire questa crisi. Ma abbiamo anche diversi esempi di una buona gestione da parte degli uomini: in questo caso si parla di una leadership pronta ad ascoltare e ad ammettere che non si hanno tutte le risposte. Sono quindi pronti a cooperare.

“Gli esempi sono molto importanti, l’elezione di Kamala Harris come vicepresidente degli Stati Uniti rappresenta un grande traguardo. Le donne al potere poi devono far sì che tutti abbiano le stesse possibilità”, ha spiegato ancora la premier islandese.

“Per il 2021 la più grande sfida per le persone sarà tornare alla normalità, utilizzare questa crisi come opportunità per agire e combattere contro altre crisi, come il cambiamento climatico. Dobbiamo usare le nostre capacità e risorse pubbliche per accelerare questa trasformazione. Un’altra sfida sarà ripristinare il sistema di welfare dopo questa pandemia”, ha concluso la premier islandese

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Kerry Kennedy: economia ancora controllata da anziani uomini bianchi

“Abbiamo visto molti cambiamenti negli ultimi cinquant’anni. Anche solo negli ultimi cinque, soprattutto negli Stati Uniti, vedendo Kamala Harris che è stata scelta come prossimo vicepresidente. Questa cosa sarà di grande trasformazione. Nel mio Paese, in Italia e in tutto il mondo le donne vengono escluse da posizioni di potere, nell’economia, nella politica, nell’istruzione. Abbiamo ancora molta strada da fare. Abbiamo società in cui c’è molta storia di donne che vengono escluse. Ad esempio nell’industria degli investimenti: guadagna milioni e milioni di dollari e meno del 2% dei fondi vengono controllati da donne o persone di colore. Quando si ha l’intera economia controllata essenzialmente da uomini anziani e bianchi non è una questione di potere gregario fra donne”. Così a Sky TG24 Live In Courmayeur l’attivista Kerry Kennedy ha parlato del rapporto tra donne e potere nella società attuale.

In merito al ruolo delle donne nella lotta al coronavirus, Kennedy ha spiegato che “le donne si sono sacrificate molto durante la pandemia e la pandemia ha avuto un grande impatto sulle donne. A causa della pandemia 97 milioni di persone entreranno in estrema povertà, molte di queste saranno donne e bambini. Le donne fanno il 70% delle persone che hanno dato il loro aiuto in prima linea in tutto il mondo, ma sono quelle che sono state più colpite dal covid, perché devono lasciare il lavoro per badare a bambini e anziani, è un lavoro che non viene pagato. Non c’è reddito e quindi ovviamente c’è una perdita di potere”.

E su Kamala Harris, vicepresidente eletta dopo la vittoria di Joe Biden, Kennedy ha detto: “Parliamo di una donna che ha creato dei cambiamenti all’interno della sua comunità, che ha trascorso la sua carriera al servizio del suo Paese, che cerca nuovi modi per creare il cambiamento nel nostro mondo e in particolare per curare la crisi della pandemia e le divisioni all’interno degli Stati Uniti. È questo che lei e Joe Biden faranno”.

Rispondendo poi alla domanda su quale sia la più grande sfida per gli Stati Uniti nel 2021, Kennedy ha aggiunto “penso sia guarire, aggiustare la situazione, dobbiamo uscire dalla crisi del covid e ricostruire la nostra economia, ma la sfida più grande che affrontiamo è la divisione. C’è divisione dalla sua fondazione, ci sono persone che vengono sfruttate. Non possiamo dare tutta la colpa al presidente Trump, tutti noi abbiamo giocato il nostro ruolo. Dobbiamo trovare delle soluzioni per capirci l’uno con l’altro, per guarire il dolore dell’altro”. 

Allende: quando una crisi minaccia i diritti delle donne, facciamo un passo indietro (QUI L'ARTICOLO INTEGRALE)

Diritti e indipendenza economica “sono legati molto strettamente, soprattutto nel caso delle donne. Le donne, dal punto di vista storico, sono state dipendenti culturalmente, economicamente, politicamente e quindi controllate. Quando le donne sono scese in strada e hanno ottenuto i primi posti di lavoro e hanno iniziato a controllare le proprie vite e i propri redditi, allora il vero femminismo è iniziato e questa è stata una grande sfida per gli uomini. Ogni volta che c’è una crisi economica o una crisi politica, qualsiasi cosa che possa minacciare i diritti delle donne, noi torniamo indietro. Il movimento Metoo e le proteste in strada hanno reso molto visibile i diritti delle donne e penso che questo sia un passo in avanti, ma la situazione non è ancora positiva”. Lo ha detto a Sky TG24 Live In Courmayeur la scrittrice Isabel Allende (QUI L'ARTICOLO INTEGRALE).

La ricerca di nuovi modelli, ha aggiunto, “passa dalle donne e dai giovani che erediteranno questo pianeta e questa società, e non la vogliono così. Quando vedete proteste pubbliche di massa, in molti Paesi, sono giovani che protestano: non vogliono il mondo come è ora. Le voci delle donne hanno creato nuovi modi di immaginare il futuro, e tutto questo inizia col cambiare la gestione del mondo. Cos’è il patriarcato? Il patriarcato dà agli uomini il dominio del mondo e soprattutto il dominio delle donne”. 

E dopo il successo di Kamala Harris nelle elezioni americane, Allende commenta: "Rappresenta non solo le donne, rappresenta le persone di colore e i giovani. Qualcosa che il partito democratico voleva fare da molto tempo: rendere molto inclusiva la società, rappresentare ogni parte della società, e in questo senso potrà raggiungere questo obiettivo. Questo cambierà la situazione delle donne in generale? Forse, perché molto del personale e molti dei membri di gabinetto sono donne".

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