
Lonely Planet, Best in Travel 2021: le mete per quando si potrà tornare a viaggiare. FOTO
La casa editrice decide di cambiare per l'edizione 2021 alla luce della pandemia e segnala luoghi, iniziative e persone che hanno contribuito a portare novità nel modo di viaggiare, che hanno mostrato impegno a favore della sostenibilità, delle comunità coinvolte e della valorizzazione della diversità. C'è anche una meta italiana: Firenze

Non più "Paesi", "Regioni" e "città" come categorie ma tre criteri: "sostenibilità", "comunità" e "diversità". È questa la principale novità della consueta selezione annuale "Best in travel" della casa editrice Lonely Planet, che per il 2021 risente dell'emergenza coronavirus. Ecco le mete e le destinazioni meritevoli premiate quest'anno
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All'interno della categoria "Sostenibilità", Lonely Planet segnala il percorso delle Vie di Dante, che parte dalla tomba del Sommo Poeta a Ravenna fino ad arrivare alla sua casa natale a Firenze. Il percorso è lungo 395 chilometri, tra borghi, colline e castelli medievali, chiese romaniche e boschi
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Sempre nella categoria "Sostenibilità", Lonely Planet segnala Antigua e Barbuda. Le due isole caraibiche sono infatti in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, e hanno implementato alcune iniziative, come l'eliminazione della plastica monouso
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Anche il Ruanda viene premiato nella categoria "Sostenibilità", per aver realizzato l'International Gorilla Conservation Programme, creato per la salvaguardia dei gorilla di montagna, a rischio estinzione
LA CLASSIFICA BEST IN TRAVEL 2021
Tornando a un esempio di slow travel, Lonely Planet premia sempre per la categoria "Sostenibilità" il Rocky Mountaineer in Canada, un viaggio in treno che adotta diverse misure ecosostenibili, tra cui la riduzione delle emissioni di CO2, una maggiore quota di raccolta differenziata e collaborazioni con diverse organizzazioni impegnate nella tutela della fauna locale (foto da Facebook)

Tra le mete sostenibili c'è anche il Virginia Mountain Bike Trail, nello Stato della Virginia (Usa): si tratta di un percorso immerso nella natura di quasi 800 chilometri attraverso le Blue Ridge Mountains e l'Appalachian Trail. Per completarlo ci vogliono circa due settimane

Sempre nella categoria "Sostenibilità" Lonely Planet ha premiato il Grootberg Lodge, struttura ricettiva in Namibia, che oltre ad avere un basso impatto ambientale, contribuisce all'occupazione locale e alla tutela di leoni e rinoceronti neri (Foto Facebook)

Il paradisiaco arcipelago di Palau, composto da 576 isole nell’oceano Pacifico, è stato selezionato nella categoria "Sostenibilità" per l'attenzione all'ambiente: ha creato un'area protetta per gli squali e ha vietato l’uso di creme solari, nocive per la barriera corallina. Inoltre, a ogni visitatore è chiesto di firmare il Palau Pledge, un contratto sociale con cui ci si impegna a comportarsi in modo responsabile nel rispetto dell’ambiente per tutta la durata del soggiorno

Tra le città più ecosostenibili c'è anche Goteborg, in Svezia, che viene premiata anche da Lonely Planet nella categoria "Sostenibilità"

Ma Lonely Planet premia anche persone che hanno dato un contributo importante ai viaggi sostenibili: tra queste c'è Soraya Abdel-Hadi, blogger britannica che in Rete dispensa consigli per organizzare viaggi sostenibili (foto da Facebook)

La seconda categoria, tra le nuove utlizzate da Lonely Planet per l'edizione 2021 di "Best in Travel", è "Comunità". Vengono premiate realtà che riescono ad apportare significativi benefici alle comunità locali. Tra queste c'è il Kazakistan, che attraverso l'Associazione del Turismo promuove soggiorni nelle comunità rurali, adeguatamente preparate all'accoglienza

Lonely Planet premia anche l'accoglienza nelle isole Fær Øer, una comunità molto ospitale dove si viene invitati a fare volontariato per contribuire a preservare la natura

Tra le iniziative nella categoria "Comunità" viene selezionata anche Refugee Voices Tours, fondata da Hesham Moadamani, fuggito dalla guerra civile siriana. Si tratta di un progetto che guida i turisti per Berlino operando un confronto storico tra i 15 milioni di sfollati della seconda guerra mondiale e la situazione attuale in Siria (foto da Facebook)

L'Australia cerca di riportare al suo splendore il proprio patrimonio naturale colpito dagli incendi degli ultimi anni e lo fa con tanti progetti del governo e delle comunità locali, a cui sono invitati a partecipare anche i visitatori. Per questo è stata inserita da Lonely Planet nella categoria "Comunità"

Tra le realtà in grado di portare un importante contributo alle comunità locali c'è Invisibile Cities, iniziativa del Regno Unito grazie alla quale ex senzatetto possono diventare guide turistiche nella propria città (foto da Facebook)

La terza e ultima tra le nuove categorie dell'edizione 2021 di "Best in travel" è "Diversità", che seleziona mete e iniziative in grado di tutelare l'inclusività. Tra queste c'è la Costa Rica. Le sue bellezze naturali sono visitabili da chiunque: nel Paese c'è particolare attenzione a combattere la discriminazione delle persone con disabilità, all'insegna delle pari opportunità per tutti

Tra le località più inclusive c'è anche la capitale della Giordania, Amman. Grazie a un'attenzione ai turisti e ai viaggiatori ben radicata nelle comunità locali, la città ottiene il riconoscimento di Lonely Planet nella categoria "Diversità"

Nella categoria "Inclusività" c'è il blog Chubby Diaries di Jeff Jenkins. Obiettivo? Fornire informazioni pratiche ai turisti oversize, ma anche spingere affinché l'industria del turismo prenda sempre più in considerazione i viaggiatori di tutte le taglie (foto da Facebook)

È invece l'impegno per l'inclusività delle coppie LGBTQ+ a valere la segnalazione di Lonely Planet per il blog "Couple of Men", che fornisce informazioni di viaggio sulle mete migliori per la comunità LGBTQ+

Nella lista della categoria "Diversità" c'è anche Gabby Beckford, cresciuta in Virginia e fondatrice del blog "Packs Light", che si pone l'obiettivo di favorire l’aumento della rappresentanza afroamericana nell'industria del turismo (foto da Facebook). Infine, nella stessa categoria, ci sono i gullah-geechee, popolazione residente nelle Sea Islands, al largo della costa sud-orientale degli Stati Uniti, da sempre in prima linea per la conservazione dell'eredità culturale africana