
La decisione del governo di oscurare 190 piattaforme di video pornografici ha suscitato una forte reazione, scatenando diverse manifestazioni di piazza nella capitale Bangkok, già attraversata - come il resto del Paese - da mesi di proteste contro monarchia ed esercito. LA FOTOGALLERY

In Thailandia sono andate in scena numerose proteste contro la decisione del governo di oscurare 190 siti hard. Le strade della capitale Bangkok si sono riempite di manifestanti. Si tratta di un nuovo fronte di dissenso in un Paese già attraversato da mesi dalle proteste studentesche contro la monarchia e l'esercito

Sul web, intanto, si comincia a ipotizzare che la protesta studentesca che da mesi attraverso la Thailandia potrebbe anche allargarsi, scagliandosi contro quella che è definita come una "dittatura digitale"

Per il momento, comunque, nessun commento in merito alla decisione è arrivato da Pornhub

Da mesi gli studenti chiedono la rimozione del primo ministro Prayuth Chan-o-cha, oltre a chiedere riforme per ridurre i poteri di re Maha Vajiralongkorn

Prayut Chan-o-cha, un ex capo dell'esercito, ha preso il potere in Thailandia con un colpo di Stato sei anni fa. Da luglio, con regolarità, gli studenti organizzano manifestazioni di protesta per chiederne le dimissioni