La decisione del governo di oscurare 190 piattaforme di video pornografici ha suscitato una forte reazione, scatenando diverse manifestazioni di piazza nella capitale Bangkok, già attraversata - come il resto del Paese - da mesi di proteste contro monarchia ed esercito. LA FOTOGALLERY
In Thailandia sono andate in scena numerose proteste contro la decisione del governo di oscurare 190 siti hard. Le strade della capitale Bangkok si sono riempite di manifestanti. Si tratta di un nuovo fronte di dissenso in un Paese già attraversato da mesi dalle proteste studentesche contro la monarchia e l'esercito
L'annuncio dello stop, nell'ambito della lotta alla pornografia e ai siti di scommesse online, è arrivato dal ministro dell'Economia digitale, Puttipong Punnakanta
In base alla legge thailandese, infatti, sia la pornografia che i siti di scommesse sul web sono illegali
La decisione ha suscitato non solo una reazione di piazza, ma anche online. Sui social sono stati tanti gli utenti a esprimere il loro dissenso verso quella che viene considerata una censura inaccettabile
Su Twitter l'hashtag #SavePornhub è entrato nei trend topic
In Thailandia, Pornhub - uno dei siti per adulti più noti al mondo - si piazza tra i venti portali più visitati
Nel Paese del Sudest asiatico, Pornhub fa registrare una media record di 11 minuti e 21 secondi di visita al giorno per utente
Sono decine gli attivisti che hanno manifestato il loro dissenso davanti alla sede del ministero a Bangkok
Molti di loro hanno indossato magliette ed esposto cartelli con scritte come "Liberate Pornhub"
Sul web, intanto, si comincia a ipotizzare che la protesta studentesca che da mesi attraverso la Thailandia potrebbe anche allargarsi, scagliandosi contro quella che è definita come una "dittatura digitale"
Secondo i fautori della protesta, la monarchia starebbe cercando di controllare cosa i giovani possono guardare, dire e fare online
Come riporta Sky News, secondo Emilie Pradichit - direttrice della Fondazione Manushya, che si batte per i diritti digitali - questa censura dimostra in maniera inequivocabile come la Thailandia sia "terra di dittatura digitale"
Per il momento, comunque, nessun commento in merito alla decisione è arrivato da Pornhub
Da mesi gli studenti chiedono la rimozione del primo ministro Prayuth Chan-o-cha, oltre a chiedere riforme per ridurre i poteri di re Maha Vajiralongkorn
Prayut Chan-o-cha, un ex capo dell'esercito, ha preso il potere in Thailandia con un colpo di Stato sei anni fa. Da luglio, con regolarità, gli studenti organizzano manifestazioni di protesta per chiederne le dimissioni