Mobilitazione nella capitale e in altre città francesi per il professore di storia e geografia ucciso perché aveva mostrato in classe caricature di Maometto. Gli indagati apparterrebbero quasi tutti alla cerchia familiare del giovane killer ceceno. C'è anche un noto islamista
Salgono a 11 le persone fermate nell'ambito delle indagini sulla decapitazione di Samuel Paty, il professore di storia e geografia che aveva mostrato in classe caricature di Maometto. L'ultimo finito in stato di fermo è una persona che era vicina al giovane killer Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov. Diverse persone della famiglia del diciottenne di origine cecena - i suoi genitori, il nonno e il fratello di 17 anni - ma anche amici e conoscenti, sono tra i fermati, insieme con il padre di una studentessa della classe del docente e a un islamista molto attivo. Oggi alle 15, a place de la Republique, Charlie Hebdo e diverse associazioni e sindacati di insegnanti si sono dati appuntamento per una manifestazione-omaggio al professore di storia ucciso, Samuel Paty. Analoghe iniziative sono in programma a Lione, Tolosa, Strasburgo, Nantes, Marsiglia, Lille e Bordeaux.
L'ombra jihad sull'omicidio
La Francia è sotto choc per l'omicidio dell'insegnante, anche perché dalle prime indagini emerge che in molti sapevano che Paty era in pericolo. Il procuratore antiterrorismo, nella breve conferenza stampa di sabato, ha messo in evidenza che una zia di Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov, il killer diciottenne ceceno, aveva giurato fedeltà allo stato islamico. La donna, sorellastra del padre dell'omicida - anche lui tra i fermati - è finita in Siria e sul suo capo pende sempre un mandato di cattura.
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I sospetti sul padre dell'allieva
Ma gravi sospetti si addensano anche sul padre dell'allieva di Paty, che è stato il capo cordata della protesta contro il professore, pubblicando sul web il video del racconto della studentessa, il numero di telefono del docente e andando a protestare con la preside. Davanti alla dirigente scolastica, sempre rimasta fermamente al fianco del suo insegnante, l'uomo si presentò a chiedere l'allontanamento del docente accompagnato da un estraneo, Abdelhakim Sefrioui. Fonti dell'inchiesta chiariscono oggi che si tratta di un noto islamista, un militante molto attivo in Francia, anche lui posto in stato di fermo.
La protesta: "Lo hanno lasciato solo"
Da fonti ben informate vicine all'inchiesta, è emerso che gli uomini che lavoravano localmente per i servizi si erano allertati ed avrebbero persino inviato una nota agli 007 parigini, rimasta lettera morta, così come la denuncia presentata dalla vittima pochi giorni prima di morire. "Lo hanno lasciato solo", dicevano ieri molti davanti alla scuola, in un'improvvisata manifestazione di protesta.
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Von der Leyen: "Mio pensiero agli insegnanti"
Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha inviato i suoi "pensieri" agli insegnanti "in Francia e in tutta Europa". "Ho appreso con orrore dell'omicidio di un professore a Conflans-Sainte-Honorine. Estendo le mie condoglianze alla sua famiglia e ai francesi. Il mio pensiero va anche agli insegnanti, in Francia e ovunque in Europa. Senza di loro, non ci sono cittadini. Senza di loro non c'è democrazia ", ha scritto su Twitter.
L'omicidio del professore
L'omicidio è avvenuto attorno alle 17 di venerdì davanti alla scuola media del Bois d'Aulne a Conflans Saint-Honorine, a nord di Parigi. I poliziotti hanno visto l'aggressore mentre si aggirava attorno all'istituto in modo sospetto e gli hanno intimato di fermarsi. Il ragazzo non si è fermato all'alt ed ha anche sparato contro gli agenti che hanno aperto il fuoco uccidendolo. Prima di morire, l'assassino è riuscito a postare su Twitter un'immagine della sua azione, immediatamente criptata dal social network.
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