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Coronavirus, anche in Germania aumentano i casi: preoccupa Berlino

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©Getty

Il Paese tedesco è, insieme all’Italia, uno di quelli in Europa dove l’incremento dei contagi si sta rivelando più contenuto rispetto, per esempio, a Spagna, Francia e Regno Unito. Tuttavia, anche Berlino appare preoccupata: circa 2.500 i positivi in un solo giorno. Nella capitale disposte nuove limitazioni come la chiusura dei locali dalle 23 alle 6

Aumentano i casi di coronavirus anche in Germania dove ieri, 6 ottobre, sono stati registrati circa 2.500 nuovi contagiati. Nel Paese tedesco sono dunque oltre 300mila i positivi dall’inizio della pandemia con oltre 9.500 morti. Tuttavia, si tratta di una delle nazioni europee, insieme all’Italia, dove i contagi sono maggiormente contenuti nel post lockdown. Sono infatti lontani i numeri registrati in queste settimane da Francia, Spagna e Regno Unito (I PAESI CON PIU' CONTAGI) All’inizio di questa settimana, secondo i dati Oms, i Paesi dell'Europa centro-orientale che avevano registrato più nuovi casi nei sette giorni precedenti sono stati Ucraina (27.828), Repubblica Ceca (17.311) e proprio la Germania (15.097) seguita da Romania (12.830) e Polonia (12.160). (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE)

Obbligatoria la mascherina nel Bundestag. Limitazioni a Berlino

Intanto, l’aumento dei casi in Germania ha portato, dal 6 ottobre, all’obbligo della mascherina in tutti gli spazi del Bundestag tedesco. Decisione arrivata per mano del presidente Wolfgang Schaeuble. Incrementi che si sono verificati in particolare a Berlino che ha ben quattro quartieri "rossi", ritenuti a rischio, a causa della forte diffusione del virus. Inoltre il Senato berlinese ha disposto che locali e ristoranti della capitale restino chiusi dalle 23 alle 6. Lo scrive la Dpa citando fonti dell'amministrazione locale. Durante la notte potranno restare aperti soltanto i benzinai, che però non potranno vendere alcolici. Anche il numero dei partecipanti alle feste private viene ridotto a 10 (era 25). Proprio il ministro della salute tedesco Jens Spahn ha criticato la gestione dell'emergenza coronavirus nella capitale tedesca: "Non dipende dal fatto che ci sono poche regole ma da quali regole vengono fatte rispettare" ha detto. Il ministro ha proseguito dicendo di non capire come possa essere possibile che in una città dove la dinamica dei contagi è così preoccupante continuino ad esserci grandi feste nel fine settimana. 

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Virologo tedesco: “Non sono preoccupato. Convivere con il virus”

C’è però chi appare meno preoccupato, come il virologo di Bonn Hendrik Streeck, uno degli scienziati di riferimento di questa pandemia in Germania: "20 mila infezioni al giorno suonano come un'apocalisse, ma in realtà non dovrebbero farci paura. Perché un decorso lieve o senza sintomi non dà un grosso contributo allo sviluppo delle infezioni", ha affermato in un'intervista. "Si deve trovare una normalità attenta", e fare in modo che ogni paziente possa trovare le cure adeguate negli ospedali. "Questo virus non può più essere portato via dall'uomo, dobbiamo iniziare a imparare a conviverci", ha aggiunto.

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