"Nations United", il film che mostra l’impatto del Covid sulla lotta ai problemi globali

Mondo

Cambiamenti climatici, discriminazioni razziali e di genere, povertà: la lotta a queste e altre piaghe di livello mondiale è stata fortemente rallentata dalla pandemia che ha colpito tutto il pianeta nel 2020. “Nations United - Urgent Solutions For Urgent Times”, diretto da Richard Curtis, con l’attivista Malala Yousafzai e star del calibro di Beyoncé, è stato lanciato oggi, 19 settembre, sul canale YouTube delle Nazioni Unite con Sky partner del progetto

"Su certi problemi stiamo tornando indietro di 25 anni". Queste le parole di Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Il riferimento è al Coronavirus e all’impatto devastante che la pandemia ha avuto e sta tutt’ora avendo non soltanto sulla salute dei cittadini ma anche sulla lotta ad altri grandi problemi che affliggono il nostro pianeta. Ed è proprio questo il tema di "Nations United - Urgent Solutions For Urgent Times", un cortometraggio diretto da Richard Curtis e lanciato oggi, 19 settembre, sul canale YouTube delle Nazioni Unite, con Sky partner del progetto e con la partecipazione, tra gli altri, dell’attivista Malala Yousafzai e di personaggi del calibro di Beyoncé, Thandie Newton, Forest Whitaker, Don Cheadle and Burna Boy (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

Antonio Guterres: "Tutti i progressi compiuti sono adesso in discussione"

Il docufilm è stato diretto dal regista Richard Curtis ed è stato pubblicato per il 75mo anniversario delle Nazioni Unite. Poco prima dell’uscita del cortometraggio, durante un’intervista a Sky News, il segretario generale Antonio Guterres ha sottolineato come "la pandemia ha dimostrato quanto siamo vulnerabili in relazione a un virus microscopico che ci ha messo in ginocchio e che ci ha fatto capire quanto siamo deboli davanti, per esempio, ai cambiamenti climatici e molte altre sfide che stiamo affrontando". Lo stesso Guterres ha poi affermato: "La verità è che tutti i progressi compiuti nella lotta alla povertà, alla fame, alle discriminazioni, per uno sviluppo sostenibile, sono stati messi in discussione e ora dobbiamo aumentare i nostri sforzi per provare a raggiungere quegli obiettivi che ci eravamo prefissati prima della pandemia".

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"Nations United" ha come obiettivo quello di mostrare agli spettatori i "molteplici punti di svolta" che il pianeta deve affrontare e gli interventi che potrebbero aiutare a raggiungere determinati obiettivi nel prossimo decennio. Il regista del cortometraggio, già sostenitore di cause legate allo sviluppo sostenibile e famoso per aver diretto film come "Quattro matrimoni e un funerale" o "Love Acually", ha dichiarato che "nessuno avrebbe potuto prevedere la crisi e l'incertezza in cui viviamo, ma la pandemia ci ha anche dato la grande opportunità di capire quanto siamo vulnerabili e come possiamo cambiare in meglio". Attraverso "Nations United" - conferma il regista - "vogliamo raccontare la storia di come sfrutteremo questo momento per trasformare radicalmente il nostro pianeta in meglio e delineare le soluzioni che porteranno a un vero cambiamento globale".

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