Le operazioni di ricerca finora hanno salvato un unico membro dell'equipaggio di 43 persone. Il mercantile si sarebbe capovolto travolto dalle onde dopo un guasto al motore. A bordo anche oltre 6mila capi di bestiame
Una nave cargo battente bandiera panamense, la Gulf Livestock 1, risulta dispersa dopo che il tifone Maysak si è abbattuto nel mar Cinese orientale, al largo della costa meridionale del Giappone. La guardia costiera nipponica ha salvato quello che finora sembra l’unico sopravvissuto tra i 43 membri dell’equipaggio. Il marinaio, che indossava un giubbotto di salvataggio, secondo quanto riporta la Bbc è stato trovato alla deriva. Ai soccorritori ha detto che la nave, che aveva circa 6mila capi di bestiame a bordo di cui 5.800 bovini, si è capovolta. Il problema più urgente delle operazioni di salvataggio è individuare i resti dell'imbarcazione prima del passaggio del secondo tifone, nominato Haishen, diretto verso la regione del Kyushu in Giappone.
Il mare in tempesta ostacola le operazioni di salvataggio
Le ricerche per ritrovare la nave e il resto dell'equipaggio, che comprende 39 marinai dalle Filippine, due dalla Nuova Zelanda e due dall'Australia, continuano senza sosta, ma i forti venti e le piogge torrenziali del tifone che colpisce la regione ostacolano le operazioni. L'uomo salvato si chiama Eduardo Sareno, un marinaio filippino, che ha detto che il motore della nave si è guastato prima che si il cargo si capovolgesse dopo essere stato colpito da un'onda. Sareno è un ufficiale capo di 45 anni e alle autorità che lo hanno tratto in salvo ha riferito che l'equipaggio era stato incaricato di indossare i giubbotti di salvataggio ma di non aver visto altri marinai in acqua prima di essere salvato. Un racconto che non lascia intravedere un lieto fine per il resto dell'equipaggio.
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La chiamata di soccorso durante la notte del 2 settembre
Il Gulf Livestock 1 è una nave di 139 metri costruita nel 2002 e ha lasciato la Nuova Zelanda il 14 agosto per la Cina, con un viaggio previsto di 17 giorni. Mercoledì 2 settembre, durante la notte, il cargo ha inviato una chiamata di soccorso dalle acque a Ovest dell'isola di Amami Oshima, nel Sud-Ovest del Giappone. Le operazioni di ricerca coinvolgono aerei, navi pattuglia e sommozzatori, in una lotta contro il tempo che anticipa l'arrivo di un secondo uragano, considerato dai meteorologi di proporzioni ancora più devastanti. Sia l'Australia che la Nuova Zelanda hanno affermato di fornire assistenza consolare alle famiglie dei membri dell'equipaggio.
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Il tifone Maysak, equivalente ad un uragano di categoria 4, con raffiche di vento superiori ai 200 chilometri orari, il 3 settembre si è anche abbattuto sulla città portuale sudcoreana di Busan. Almeno una persona è stata uccisa, più di 2.200 persone sono state evacuate in rifugi e circa 120.000 case sono rimaste senza elettricità nella regione colpita. La stagione degli uragani appena avviata in Giappone, avverte l'Agenzia nazionale meteorologica nazionale (Jma), potrebbe iniziare con il terzo uragano più potente in quasi 70 anni.
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Polemiche da parte degli animalisti
Aspre critiche si sono sollevate dalle associazioni animaliste neozelandesi per il carico di bestiame presente sulla nave, dopo una serie di incidenti che hanno visto coinvolti gli animali trasportati sui mercantili a causa di una domanda in crescita dalla Cina e un commercio sempre meno regolamentato. A questo riguardo il governo di Wellington ha temporaneamente sospeso le esportazioni di bestiame all'estero in attesa di fare chiarezza sulla vicenda.