Los Angeles, afroamericano ucciso: scoppiano le proteste. Trump a Kenosha coi poliziotti

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Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine locali, la sparatoria è avvenuta alla fine di un inseguimento e dopo che la vittima avrebbe preso a pugni in faccia uno degli agenti. Sul luogo momenti di tensione con numerosi manifestanti che si sono radunati a sostegno dell’uomo ucciso. Intanto Donald Trump si reca a Kenosha, dove un altro afroamericano è stato gravemente ferito nei giorni scorsi: "Vado per ringraziare le forze dell'ordine e la guardia nazionale". Anche Joe Biden andrà nella città del Wisconsin

Un uomo afroamericano è stato colpito e ucciso dagli agenti della contea di Los Angeles a South Los Angeles. Il 29enne Dijon Kizzee, secondo quanto riferisce la polizia locale, ha perso la vita in seguito a una sparatoria avvenuta alla fine di un inseguimento. La vittima avrebbe preso a pugni in faccia uno degli agenti. Nella notte fra il 31 agosto e l’1 settembre, poco dopo l’episodio, sono scoppiate le proteste e numerosi manifestanti si sono radunati sul luogo della sparatoria con momenti di tensione (FOTO). Uccisione che avviene a pochi giorni dal ferimento di Jacob Blake, altro afroamericano coinvolto in una sparatoria con la polizia a Kenosha, in Wisconsin. E proprio a Kenosha è giunto oggi, 1 settembre, Donald Trump: "Vado per ringraziare le forze dell'ordine e la guardia nazionale". Nella città del Wisconsin arriverà anche il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden.

La ricostruzione della morte

Secondo la ricostruzione della polizia di Los Angeles, i due agenti coinvolti avrebbero visto la vittima in sella alla sua bicicletta e avrebbero deciso di fermarlo per un controllo. A quel punto l'uomo avrebbe abbandonato la bici dandosi alla fuga. Quando i poliziotti lo hanno raggiunto l'uomo avrebbe opposto resistenza e avrebbe sferrato un pugno contro uno dei poliziotti per poi lasciar cadere alcuni indumenti a terra. Così gli agenti hanno aperto il fuoco. "Gli agenti hanno notato che all'interno dei capi di abbigliamento lasciati cadere c'era una pistola semiautomatica nera - è stato spiegato -  e solo a quel punto si è verificata la sparatoria". L'uomo è stato colpito più volte ed è morto sul colpo.

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Trump: "Alcuni poliziotti vanno nel pallone"

Prima di partire per il Wisconsin, Donald Trump ha confermato: "Io sono per legge e ordine". Poi ha aggiunto che anche "la comunità afroamericana e quella ispanica vogliono che la polizia fermi il crimine". Ha anche attaccato i manifestanti, definendoli "saccheggiatori, rivoltosi, anarchici, gente cattiva". Infine un paragone che ha già generato diverse polemiche: secondo il presidente degli Usa, infatti, alcuni poliziotti - ha detto riferendosi ai casi recenti come quello di Blake -  "vanno nel pallone, proprio come in un torneo quando i golfisti sbagliano un 'putt' da un metro". Il presidente degli Stati Uniti ha quindi sottolineato che "la grande maggioranza dei poliziotti" è formata da "onesti servitori pubblici".

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Al suo arrivo a Kenosha, Trump per prima cosa ha fatto un giro tra le proprietà (case, edifici, negozi) danneggiate o date alle fiamme durante le proteste dopo il caso Blake. Il presidente degli Stati Uniti ha accusato i manifestanti di "terrorismo interno", sostenendo che la città del Wisconsin è stata devastata da rivolte "anti-polizia" e "anti-americane". Trump ha poi promesso alcune decine di milioni di dollari per le forze dell'ordine, la sicurezza e le piccole imprese a Kenosha e in Wisconsin. In particolare, ha annunciato un milione di dollari per la polizia di Kenosha e circa 4 milioni di dollari per aiutare la ripresa delle attività economiche danneggiate dalle proteste (in gran parte negozi), nonché 42 milioni di dollari per la sicurezza pubblica nel Wisconsin.

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"Blake? Mi sento terribilmente. C'è un'inchiesta in corso"

Il presidente americano ha rivolto un solo pensiero a Jacob Blake, l'uomo ferito gravamente con sette colpi di pistola sparati alla sua schiena da un poliziotto mentre entrava in auto e attualmente paralizzato: "Mi sento terribilmente, pensando a chiunque passi attraverso una cosa del genere - ha detto il presidente americano quando gli è stato chiesto se avesse un messaggio per la famiglia di Blake. "C'è una inchiesta in corso", ha ricordato il presidente,  aggiungendo di "non essere riuscito"  a parlare con la madre di Jacob, ma di aver sentito dal suo pastore che "è una signora molto per bene". 

A Kenosha anche Joe Biden

Anche Joe Biden visiterà "appena possibile" Kenosha. Lo ha annunciato Tom Perez, presidente del partito Democratico, secondo cui la visita di Biden mira a calmare la tensione. L'ex vicepresidente, ha aggiunto, "vuole essere sicuro di riuscire a parlare a tutti", incluse le famiglie dei due manifestanti uccisi nelle proteste.

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