Minneapolis, scontri dopo morte di un afroamericano. La polizia: "Si è suicidato"

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Torna alta la tensione a tre mesi dall’uccisione di George Floyd. A scatenare le proteste la morte di un uomo che era ricercato perché sospettato di un omicidio e che si sarebbe ucciso dopo che gli agenti lo hanno trovato. La polizia: “Nessuno ha sparato, è stato un suicidio”. Il governatore ha dichiarato lo stato d’emergenza, il sindaco ha imposto un coprifuoco

A Minneapolis, tre mesi dopo l’uccisione di George Floyd, si è riaccesa la tensione. A provocare nuove proteste e l'assalto a negozi e supermercati (VIDEO IN ALTO) è stata la morte di un afroamericano, ricercato perché sospettato di un omicidio, avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 26 agosto. L’uomo, secondo la ricostruzione della polizia di Minneapolis, che ha anche postato un video su Twitter in cui viene mostrato l’accaduto, si è suicidato dopo che gli agenti avevano circondato l’area in cui si trovava. Il governatore del Minnesota ha dichiarato lo stato d’emergenza Tim Walz e il sindaco di Minneapolis Jacob Frey ha imposto un coprifuoco. Ma negli Stati Uniti proseguono anche le tensioni per la morte di Jacob Blake, avvenuta in Wisconsin, che Kamala Harris ha definito "una ferita all'anima di questo Paese". La candidata vicepresidente ha poi aggiunto: "Sostengo le persone che sono in strada a protestare. Ora è il momento di agire sull'ingiustizia razziale". 

La polizia di Minneapolis: “Nessun agente ha sparato”

La polizia nel tweet con il filmato che riprende le fasi della morte dell’uomo scrive: “Un sospettato di omicidio si è suicidato mentre la polizia si stava avvicinando. Nessun agente ha sparato. Questa è una tragedia per la nostra comunità che sta ancora soffrendo. Le nostre condoglianze vanno alle famiglie delle vittime”.

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Il governatore del Minnesota schiera la guardia nazionale

Il sindaco Frey ha parlato di saccheggi di massa, danni a proprietà e disordini. Il comportamento pericoloso e illegale non sarà tollerato. Secondo le autorità le violenze si sarebbero scatenate in relazione a disinformazione legata alla morte dell’uomo sospettato di omicidio. "Il comportamento pericoloso e illegale non sarà tollerato.  La guardia nazionale del Minnesota e la pattuglia di Stato sono dirette a Minneapolis per aiutare a ristabilire l'ordine ", ha detto il governatore Walz in una dichiarazione.

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Le proteste in Wisconsin

Gli scontri a Minneapolis si aggiungono quindi ai disordini in Wisconsin, dove domenica scorsa, a Kenosha, un poliziotto ha sparato alla schiena di Jacob Blake, un ventinovenne afroamericano. Nella terza notte di proteste, diversi colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro i manifestanti e un 17enne è stato arrestato perché accusato dell'uccisione di due persone. 

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