Il tabloid britannico Daily Mail ha pubblicato in esclusiva per la prima volta le drammatiche immagini delle bodycam di due dei tre agenti accusati dell'uccisione dell'afroamericano a Minneapolis. Il filmato comincia con l'agente Thomas Lane che bussa sulla portiera dell'auto di Floyd con una torcia e gli punta la pistola alla testa. "Signor ufficiale, per favore non mi spari", implora Floyd aggiungendo che ha appena perso la madre. Dopo i tentativi di resistenza, l’ultima supplica: "Probabilmente morirò così"
"Signor ufficiale, per favore non mi spari”. È in queste parole l’ultima supplica di George Floyd (CHI ERA - LO SPECIALE - IL MOVIMENTO BLACK LIVES MATTER), prima di venir soffocato da un poliziotto che ha tenuto il ginocchio sul suo collo per quasi nove minuti. Il tabloid britannico Daily Mail ha pubblicato in esclusiva per la prima volta le drammatiche immagini delle bodycam di due dei tre agenti accusati dell'uccisione dell'afroamericano a Minneapolis. Nel filmato si vede la paura sul viso di Floyd, mentre le videocamere degli agenti Thomas Lane e Alex Kueng, che facevano parte della squadra guidata da Derek Chauvin, il poliziotto accusato materialmente della morte dell'uomo, registrano la scena.
Le suppliche di Floyd
Il video comincia con l'agente Thomas Lane che bussa sulla portiera dell'auto di Floyd con una torcia e, quando il conducente la apre, gli punta la pistola alla testa. "Signor ufficiale, per favore non mi spari", implora Floyd aggiungendo che ha appena perso la madre. L'uomo singhiozza mentre gli agenti lo spingono fuori della vettura e lo ammanettano. Floyd prova poi a resistere al tentativo dei poliziotti di farlo sedere nella parte posteriore della loro auto sostenendo che soffre di claustrofobia e ansia. Improvvisamente si ritrova sul marciapiede col ginocchio dell'agente Derek Chauvin sul collo. Floyd dice ripetutamente che non riesce a respirare e invoca sua mamma ma la sua voce diventa sempre più debole. "Probabilmente morirò così", sussurra.