Air Jordan battute all’asta per 615mila dollari: sono le sneaker più costose della storia
MondoLe scarpe furono indossate da Michael Jordan nell'incontro amichevole del 25 agosto 1985 a Trieste, nell’ambito di un tour promozionale Nike. La casa d’aste Christie’s, con questa vendita, ha infranto il precedente record per un modello simile, stabilito appena tre mesi fa
La casa d’aste Christie’s ha battuto un paio di Air Jordan 1 per 615mila dollari, stabilendo il nuovo record per le sneaker più costose della storia. Queste scarpe furono indossate da Michael Jordan in un’amichevole disputata dal fuoriclasse Nba il 25 agosto 1985 a Trieste, nell’ambito di un tour promozionale per Nike.
Infranto il precedente record stabilito sempre da Jordan
Christie’s aveva inizialmente stimato questo modello di Air Jordan tra i 650 e gli 850 mila dollari. Le scarpe sono state messe in vendita online dalla casa d’aste britannica dallo scorso 30 luglio e fino al 13 agosto. Pur non avendo raggiunto il prezzo stimato, è stato comunque stabilito un record storico di vendita per questo modello, a meno di tre mesi dal precedente massimo pagato per un paio di scarpe simile. Un altro paio di Air Jordan 1 indossate in partita da Michael Jordan, infatti, era stato venduto a metà maggio per 560mila dollari da Sotheby's.
Una schiacciata passata alla storia
Le scarpe vendute all’asta da Christie’s furono indossate da Michael Jordan nell’amichevole giocata dal campione Nba a Trieste il 25 agosto 1985. Durante un tour promozionale per Nike, Michael Jordan aveva indossato la maglia della Stefanel Trieste, squadra della prima divisione, per disputare un'esibizione contro la Juve Caserta, gara che avrebbe concluso realizzando 41 punti. Ma quella partita, in realtà, passò alla storia per un altro episodio iconico: la schiacciata con la quale Jordan mandò in frantumi il tabellone del canestro. La scarpa sinistra messa all'asta da Christie's aveva trattenuto una scheggia nella suola, rendendo il cimelio ancora più unico. L'episodio del tabellone frantumato ("Shattered backboard" per gli americani) aveva già ispirato la Nike nel 2015, quando aveva creato l'omonima versione celebrativa della Jordan 1, proprio coi colori dell'allora Stefanel.